Addio Falco, il cane eroe che salvò i bambini di Rigopiano

Addio a Falco, il cane eroe che aveva salvato tre bambini sotto le macerie dell’hotel di Rigopiano travolto da una valanga nel gennaio 2017. Il pastore dei vigili del Fuoco è stato soppresso, nell’ultimo periodo la malattia gli aveva causato gravi sofferenze.

Addio a Falco, il cane eroe che aveva salvato tre bambini sotto le macerie dell’hotel di Rigopiano travolto da una valanga nel gennaio 2017. Il pastore dei vigili del Fuoco è stato soppresso, nell’ultimo periodo la malattia gli aveva causato gravi sofferenze.

Soffriva di una mielopatia degenerativa e purtroppo aveva perso anche l’uso delle zampe posteriori. La decisione di sopprimerlo è stata dura, ma Falco stava soffrendo troppo secondo i veterinari nella clinica dove era in cura.

Ad annunciare la morte è stato Fabrizio Cataudella, vigile di Latina che aveva visto crescere Falco. Da nove anni inseparabili e insieme sul posto per soccorrere chi ne aveva bisogno. Lo ricorderemo in azione a Rigopiano dove era stato un eroe per Ludovica, Edoardo e Samuel, i tre bambini tirati fuori da sotto la valanga. Ma negli anni aveva salvato anche tantissime altre vite.

Proprio dopo la tragedia del gennaio 2017, il cane eroe si era ammalato. Una malattia degenerativa senza scampo.

“Sabato mattina, dopo un anno da quando abbiamo scoperto che fosse affetto da Mielopatia degenerativa, lo abbiamo addormentato e cazzo se fa male. La belva, indolore, ti ha portato alla paralisi degli arti posteriori in troppo poco tempo e, per te, abituato a stare tra boschi e campi aperti, non era più una vita degna”, scrive il vigile su Facebook.

Poi si abbandona ai ricordi più belli, quelli che solo i nostri amici a quattro zampe sanno regalarci:

“Guardarti venirmi incontro, festoso come sempre, ma percepire giorno per giorno il tuo peggioramento ed essere impotente è stato straziante.

Mentre scrivo piango, perché forse avrei dovuto farlo prima, ma non trovavo il coraggio per tale gesto.
Abbiamo avuto momenti duri in cui potevamo fidarci solo l’uno dell’altro e mi sei sempre stato affianco.
Siamo stati operativi in interventi delicati, dove spesso sentivamo addosso la responsabilità di dare una risposta a chi da noi aspettava buone notizie. A volte è successo ed altre invece no”.

E ancora l’affetto di Falco nei confronti dei bambini:

“Abbiamo spesso interagito coi bambini e tu, coi tuoi 38 kg, passeggiavi tra loro, paziente a farti accarezzare.
Per te era tutto un gioco e fino all’ultimo giorno mi hai conteso fiero la palla..la Tua palla!
I tuoi occhi erano la tua voce e so che ti rendevi conto di tutto, ma come sempre hai fatto, amico mio, hai lottato con me. Vorrei scrivere di te, ho mille ricordi, ma il dolore fa troppo male.
Ti voglio ricordare con questa foto: fiero e palla in bocca! Ora “cerca” Falco e attento…che San Pietro s’è nascosto bene. Ciao Amico mio e Grazie di tutto”.

Addio Falco, addio a un amico speciale che ha dedicato la sua vita al prossimo.

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Dominella Trunfio

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