Cagnolina sepolta sotto il catrame, salvata dalla segnalazione di altri randagi e dai bambini

E’ una storia a lieto fine quella che vede come protagonista Aloe, una cagnolina randagia vittima della crudeltà umana. Sepolta sotto una coltre di catrame, è stata salvata anche grazie all’aiuto di alcuni bambini e di altri cani che hanno avvertito della sua presenza.

Le immagini che ritraggono Aloe sotto il catrame nero sono davvero un colpo al cuore per chi ha un minimo di sensibilità.

Siamo nella città di Merlo, in Argentina. Qui (probabilmente in maniera intenzionale) la povera cagnolina randagia è stata ricoperta di catrame dalla testa alle zampe. Ovviamente non riusciva a muoversi o liberarsi in alcun modo, piangeva ed emetteva un lamento che, fortunatamente, altri cani hanno sentito riuscendo così ad avvisare anche gli umani. Indovinate un po’ chi? Un gruppo di bambini.

I piccoli hanno tentato di liberarla ma invano, dato che nel frattempo il catrame si era solidificato. Hanno pensato allora di avvertire i genitori che hanno chiamato la polizia.

Grazie al lavoro dei vigili del fuoco e ai volontari della locale associazione per la protezione degli animali, Proyecto4Patas, che ha segnalato l’accaduto su Facebook, Aloe è stata salvata. Sono servite ben 9 ore di lavoro duro e preciso per evitare di farle del male oltre che 50 litri di olio e 3 bagni con il sapone.

Gli stessi volontari che le hanno prestato soccorso hanno dichiarato di aver lavorato sotto shock e di non aver mai visto un animale in tali condizioni, pietrificato dal catrame.

Le immagini e il video sono davvero agghiaccianti, passate oltre se siete particolarmente sensibili.

Fortunatamente tutto è andato per il meglio, la cagnolina è stata sottoposta alle dovute cure in clinica e oggi sta bene. Lo testimoniano le foto che la ritraggono, ancora un po’ provata, ma tutto sommato in salute e felice insieme ai suoi salvatori.

Davvero grazie al lavoro di tutti quelli che hanno contribuito a questo salvataggio! Dai cani… ai bambini!

Leggi anche:

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook