I cani possono rilevare la malaria annusando i calzini

I cani potrebbero individuare le persone infette dalla malaria anche senza sintomi chiari, annusandone i calzini. Lo rivela un nuovo studio, condotto dagli scienziati del Dipartimento di Bioscienze dell'Università di Durham, nel Regno Unito. È riuscito a farlo Freya, uno springer spaniel addestrato per rilevare la malaria

I cani potrebbero individuare le persone infette dalla malaria anche senza sintomi chiari, annusandone i calzini. Lo rivela un nuovo studio, condotto dagli scienziati del Dipartimento di Bioscienze dell’Università di Durham, nel Regno Unito. È riuscito a farlo Freya, uno springer spaniel addestrato per rilevare la malaria.

I nasi dei cani da tempo vengono sfruttati per diagnosticare alcune malattie, spesso con grande precisione e un basso margine di errore. Ma presto potrebbero diventare un’arma potente nella battaglia contro la malaria.

Oltre ad aver rilevato una serie di malattie, tra cui il cancro alla prostata e alla tiroide e oltre a fiutare livelli alterati di glicemia nelle persone con diabete, essi possono scoprire se una persona è affetta dalla malaria, semplicemente annusando i calzini.

I ricercatori hanno usato calze di nylon per raccogliere campioni di odore da bambini apparentemente sani di età compresa tra i 5 e i 14 anni nella regione del fiume Upper in Gambia, in Africa occidentale.

Usando un semplice test, i bambini sono stati sottoposti a screening per determinare se avessero il parassita della malaria Plasmodium falciparum nel sangue.

I campioni di calze sono stati trasportati nel Regno Unito, dove i cani sono stati addestrati a distinguere tra il profumo di bambini infetti da parassiti della malaria e quelli non infetti. In totale sono stati testati 175 campioni di calze, di cui 30 bambini appartenenti a bambini positivi alla malaria e 145 a bambini non infetti.

I cani sono stati in grado di identificare correttamente il 70% dei campioni infetti e hanno saputo individuare anche il 90% dei campioni senza parassiti.

Il ricercatore a capo dello studio Steve Lindsay ha spiegato: “Anche se le nostre scoperte sono in fase iniziale, in linea di principio abbiamo dimostrato che i cani potrebbero essere addestrati a rilevare le persone malate dal loro odore con un credibile grado di precisione. Ciò potrebbe offrire un modo non invasivo di screening per la malattia nei porti di ingresso in modo simile all’attuale utilizzo per rilevare frutta e verdura o droghe negli aeroporti”.

In questo modo, si potrebbe prevenire la diffusione della malaria e anche garantire che le persone, molte delle quali spesso non consapevoli di essere infettate dal parassita, ricevano un trattamento antimalarico.

La malaria è una malattia spesso letale causata da parassiti trasmessi alle persone attraverso i morsi di zanzara anofele femmina infetta, ma può essere prevenuta e curata.

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), dal 2000 ben 6 paesi sono l’hanno debellata. Nonostante questo successo, tuttavia, i progressi nel controllo globale della malaria si sono fermati. Secondo l’ultimo rapporto mondiale dell’OMS, nel 2016 sono stati registrati 216 milioni di casi di malaria, con un aumento di 5 milioni rispetto all’anno precedente. Le morti sono state circa 445.000,

Identificare le persone infette dal parassita della malaria anche in assenza di sintomi è fondamentale visto che così facendo si può intervenire con farmaci antimalarici e la diffusione della malattia può essere prevenuta.

Fidi amici, dotati di grandi capacità.

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Francesca Mancuso

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