Bonus idrico 2021, finalmente è pronto il decreto attuativo. A chi spetta e come richiedere l’agevolazione fino a 1000 euro (senza limiti di Isee)

Bonus idrico: cosa sappiamo finora sull'agevolazione fino a 1000 euro, nata per favorire il risparmio dell'acqua

Che fine ha fatto il Bonus idrico 2021? Se lo chiedono in tanti da tempo. Finalmente il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani ha firmato il decreto attuativo, che in realtà era atteso intorno allo scorso marzo. L’agevolazione, nota anche come Bonus doccia e rubinetti, è stata introdotto con la Legge di Bilancio e nasce con lo scopo di favorire il risparmio di acqua provocato da rubinetti e sanitari ormai obsoleti. Il bonus prevede fino a 1000 euro di rimborso (senza limiti di Isee) sulla spesa sostenuta per interventi di sostituzione dei vasi sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto. 

Ma quando si potrà usufruire dell’agevolazione e come? Come si legge sul sito dell’Agenzia dell’Entrate, la scadenza del bonus è fissata al 31 dicembre. Il bonus idrico ha una dotazione pari a 20 milioni di euro (tratta dal Fondo per il risparmio di risorse idriche) ed è ad esaurimento. Scopriamo in cosa consiste e come richiederlo. 

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In cosa consiste il Bonus idrico e chi ne ha diritto 

Possono usufruire dell’agevolazione tutte le persone fisiche maggiorenni, residenti in Italia. Il bonus di 1000 euro essere richiesto una sola volta, per un solo immobile e viene emesso secondo l’ordine di arrivo delle richieste fino ad esaurimento dei fondi stanziati. Inoltre, il bonus non costituisce reddito per chi lo ottiene e non viene considerato ai fini Isee.

L’agevolazione viene concessa per sostituire su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari:

  • i sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto
  • la rubinetteria, i soffioni e le colonne doccia con nuovi apparecchi a flusso d’acqua limitato

Le spese sostenute dall’agevolazione 

Il Bonus idrico 2021 viene riconosciuto per le spese sostenute nel corso del 2021 per:

  • la fornitura e la posa in opera di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico, compresi le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti
  • la fornitura e l’installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto, e di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto, compresi le eventuali opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti

Come richiederlo 

Il Bonus idrico verrà assegnato secondo l’ordine temporale di arrivo delle richieste fino ad esaurimento delle risorse. Per usufruire dell’agevolazione, bisogna registrarsi – tramite Spid o carta d’identità elettronica – sulla Piattaforma bonus idrico che verrà attivata prossimamente sul sito Ministero della Transizione Ecologica, previa autenticazione accertata attraverso Spid o tramite Carta d’Identità Elettronica.
Al momento della registrazione, verranno richieste una serie di informazioni: 

  • nome, cognome, codice fiscale 
  • importo della spesa sostenuta per cui si richiede il rimborso
  • quantità del bene e specifiche della posa in opera o installazione
  • specifiche tecniche, per ogni bene sostituito da apparecchi a limitazione di flusso d’acqua, oltre a specifica della portata massima d’acqua  del prodotto acquistato
  • identificativo catastale dell’immobile (Comune, Sezione, Sezione Urbana, Foglio, Particella, Subalterno) per cui è stata presentata istanza di rimborso

Inoltre, bisogna dichiarare di non avere usufruito di altre agevolazioni fiscali per le medesime spese e alla domanda va allegata la copia della fattura o della documentazione commerciale.

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Fonte: Agenzia delle Entrate

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