Una ‘casa sull’albero’: a Bologna l’ospedale pediatrico sostenibile realizzato da Renzo Piano (FOTO)

L'hospice pediatrico più grande d'Italia. È questo il nuovo progetto firmato Renzo Piano che metterà l'architettura sostenibile al servizio dei bambini affetti da malattie rare ed incurabili e delle loro famiglie.

A Bologna si progetta un nuovo hospice pediatrico che diventerà il più grande del nostro paese e potrà ospitare 14 piccoli pazienti e le loro famiglie. Si tratta di un progetto che prevede di costruire dei padiglioni sopraelevati (saranno a 6 metri da terra) con 14 stanze singole e 8 appartamenti per i familiari dei pazienti, il tutto su un terreno di circa 4.500 metri quadri nelle vicinanze dell’Ospedale Bellaria.

L’idea di ospitare i bambini all’altezza degli alberi vuole fare in modo di rendere il soggiorno più gradevole e divertente per i piccoli ospiti ma anche permettere che essi godano del contatto con la natura migliorando il loro umore e donando loro speranza.

Nel grande hospice, i cui lavori inizieranno nell’autunno 2017, si costruiranno anche una piscina per idroterapia e una palestra. Si tratterà inoltre di una struttura ecosostenibile. Il tetto verrà infatti ricoperto di pannelli fotovoltaici in grado si soddisfare il 20% del fabbisogno di energia, le facciate degli edifici saranno rivestite in legno e verranno montante delle vetrate opache.

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Tutto questo sarà costruito all’interno di un bosco con 390 alberi e 5000 piante da arbusto. I padiglioni saranno collegati da gallerie trasparenti, veri e propri passaggi “aerei” che permetteranno ai bambini di trovarsi sempre all’altezza degli alberi.

Così definisce la sua opera Renzo Piano:

“una struttura sospesa dal punto di vista fisico e psicologico, dove si incrociano la disciplina umana e la scienza medica per alleviare il dolore e immergere i bambini in una bellezza che non è cosmesi ma natura, perché non c’è bambino che non abbia sognato di avere una casa sugli alberi. E i bambini devono sognare anche quando la dimensione della vita e della sofferenza si compenetrano”

A finanziare l’opera è la Fondazione hospice Maria Teresa Chiantore Seràgnoli che si occuperà poi anche della parte pratica, ovvero di selezionare il personale specializzato che lavorerà all’interno della struttura.

Tutto questo diventerà operativo però, se tutto va bene, nel 2020 quando si prevede che lavori siano ultimati. La buona notizia è che l’hospice pediatrico sarà inserito nel servizio sanitario nazionale e i bambini che vi accederanno lo faranno in maniera completamente gratuita.

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Speriamo che sorgano presto anche altre strutture simili che rendano più “leggera” la sofferenza di questi bambini.

Francesca Biagioli

Foto: RPBW

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