Kuggen: l’università multicolor con i pannelli fotovoltaici rotanti

Grazie alla sua carattristica forma a ruota dentata e alle soluzioni legate alla sostenibilità, l'edificio svedese Kuggen è il topo dell'innovazione e del rispetto per l'ambiente

Un nuovo edificio che ha fatto dell’innovazione e del rispetto dell’ambiente il proprio cavallo di battaglia è nato nei pressi di Gotheborg, in Svezia. Si chiama Kuggen, ospita l’università e si trova in Lindholmsplatsen.

Molto colorato e dalla forma insolita Kuggen, circondato dagli edifici tradizionali di colore grigio, ha reso più allegra, vivibile e sostenibile la zona in cui è stato realizzato. Con una caratteristica forma circolare, la struttura dai mille colori progettata dall’architetto Gert Wingårdh, ricorda una ruota dentata.

E qui sta il suo segreto. Eretto in una zona molto esposta ai venti, grazie alla sua forma Kuggen sfrutta le brezze e il sole. Sfruttando il fatto che l’ultimo piano dell’edificio (in tutto sono 6) non ha ombra, è stata sistemata una traccia di metallo rotante che segue il sole, associata a dei pannelli fotovoltaici sulla facciata. In questo modo, la luce che proviene dall’alto, oltre ad essere catturata per essere trasformata in energia, viene deviata ai piani sottostanti e passa per le finestre di forma triangolare che la convogliano proprio dove serve di più, limitando dunque la necessità dell’illuminazione artificiale. La luce penetra anche dal soffitto al centro dell’edificio, propagandosi quindi anche dall’interno.

All’interno, il piano inferiore funge da caffetteria e sala riunioni per i dipendenti, i docenti e gli studenti dell’università, mentre il secondo è un open space dedicato al pubblico e il resto è dedicato agli uffici

La facciata è rivestita di pannelli di ceramica di lunga durata poi dipinti in varie nuances di colori. Anche a livello strutturale, è stata posta particolare attenzione alla sostenibilità: la struttura dell’edificio infatti è composta da pannelli prefabbricati in calcestruzzo che garantiscono un maggiore isolamento termico. Infine, attivati grazie al movimento dei venti, i sistemi di illuminazione contribuiscono a ridurre il consumo di energia.

Ciliegina sulla torta: sul tetto è installato un impianto solare termico per produrre acqua calda. Grazie a tali soluzioni che ne garantiscono una grande efficienza energetica, l’edificio utilizza meno di 60 kWh per metro quadrato.

La sua costruzione iniziata ad ottobre del 2010, è stata appena conclusa ma ha già all’attivo svariati premi come quello ricevuto a Cannes dove è stata insignita del riconoscimento come miglior edificio sostenibile ed è stata selezionata per partecipare al Future Projects Awards.

Francesca Mancuso

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