Le case di fango decorate di Tiebele’, in Burkina Faso

Nel sud del Burkina Faso, nei pressi del confine con il Ghana, è situato il villaggio rurale di Tiébélé, che presenta una disposizione circolare degli edifici ed una estensione di circa 1,2 ettari. Esso rappresenta la dimora del popolo dei Kassena, dedito principalmente all’agricoltura, attraverso la coltivazione di miglio, sorgo, mais, arachidi, sesamo e fagioli.

Nel sud del Burkina Faso, nei pressi del confine con il Ghana, è situato il villaggio rurale di Tiébélé, che presenta una disposizione circolare degli edifici ed una estensione di circa 1,2 ettari. Esso rappresenta la dimora del popolo dei Kassena, dedito principalmente all’agricoltura, attraverso la coltivazione di miglio, sorgo, mais, arachidi, sesamo e fagioli.

Al centro di ogni villaggio delle tribù dei Kassena è presente un altare dedicato alle divinità. La struttura sociale delle tribù non prevede la presenza di un capo tribale e le decisioni più importanti vengono affidate ad un consiglio formato da tutti gli anziani del villaggio. Ciò che ha reso noto nel mondo il popolo dei Kassena, fin dal quindicesimo secolo, è la loro abilità architettonica.

Essa si manifesta nella costruzione di abitazioni di fango sapientemente decorate seguendo lo stile tradizionale denominato Gourounsi. La decorazione delle pareti delle abitazioni costituisce un’importante manifestazione della cultura di questo popolo, ritenuto tra i più poveri dal punto di vista economico in Africa.

La decorazione delle abitazioni viene effettuata da parte di gruppi di donne presenti nel villaggio. La costruzione delle stesse viene effettuata attraverso l’utilizzo di materiali naturalmente presenti sul luogo, come terra, fango e paglia, mediante i quali è possibile procedere alla fabbricazione di mattoni da utilizzare per la costruzione delle pareti. Le pareti sono realizzate in modo tale che possano risultare il più possibile verticali e, a scopo di difesa dalle condizioni climatiche o da eventuali nemici, sono solitamente prive di finestre.

Possono essere presenti delle piccole aperture, al fine di lasciare filtrare della luce verso gli spazi interni. I tetti sono realizzati attraverso l’impiego di legno mentre le porte delle abitazioni sono piuttosto basse, per prevenire irruzioni da parte dei nemici e per evitare che gli ambienti interni vengano eccessivamente riscaldati dal sole.

La decorazione delle pareti viene eseguita utilizzando fango e gesso. Si ottengono in questo modo dei meravigliosi murales realizzati completamente a mano e ricchi di motivi simbolici. Le illustrazioni richiamano oggetti della vita quotidiana, oppure fanno riferimento a simboli religiosi e rappresentazioni legate alla fede. Le pareti decorate vengono protette mediante l’utilizzo di una tintura naturale ottenuta dalla bollitura dei baccelli provenienti dai frutti dell’albero del carrubo.

I murales realizzati da parte delle donne del villaggio presentano una funzione protettiva specifica nei confronti degli edifici. Essi vengono realizzati solitamente prima del sopraggiungere della stagione delle piogge, al fine di proteggere le pareti stesse dalle precipitazioni. La speciale finitura naturale a cui i murales vengono sottoposti permette che le piogge non li rovinino e che le decorazioni possano durare a lungo.

Marta Albè

 

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook