La prima casa passiva in legno della Lombardia compie un anno. Ecco quanto si risparmia

Ha compiuto il primo anno di vita la casa passiva di Fagnano Olona, i cui consumi in un anno sono stati pari a 100 euro

Casa passiva, sinonimo di risparmio energetico, di consumi ridotti, di efficienza energetica e di impatto ambientale ridotto all’osso. Sono numerosi ormai gli esempi, realizzati o in fase progettuale, di un modo di costruire (e vivere) intelligente. Dall’Eco Plus Home di Boch alla casa ecologica che verrà presentata in occasione delle prossime Olimpiadi dell’architetturaSolar Decathlon Europe 2012. Fino alla prima casa passiva realizzata in legno certificata Classe Oro Plus della Lombardia, che ha appena compiuto il primo anno di vita.

Si tratta di una villetta indipendente su tre piani, per una superficie complessiva di 600 mq, di cui 375 abitabili. La particolarità di tale abitazione è che i consumi effettivi ammontano soltanto a 100 euro, considerando il riscaldamento e il raffreddamento domestico.

Progettata e realizzata dalla BLM Domus – Divisione del Gruppo Bevilacqua, la casetta situata a Fagnano Olona, in provincia di Varese, ha superato a pieni voti i test di CasaClima che ne certificano il bassissimo consumo energetico.

casa_passiva_5

Il segreto sta nell’utilizzo di quanto offre la natura, soprattutto del calore solare che entra dalle grandi finestre esposte a sud, ma anche nel recupero del calore passivo degli elettrodomestici in funzione e dagli abitanti. A condire il tutto in un impianto fotovoltaico da 10kw in grado di produrre energia elettrica, pannelli solari per l’acqua calda sanitaria e un impianto geotermico verticale, con la funzione di coadiuvare il lavoro della pompa di calore nel riscaldamento dell’abitazione dei mesi invernali e nel raffreddamento a costo zero (freecooling) in quelli estivi.

Inverno. In questo primo anno di vita, la casa di Fagnano Olona è rimasta ad una temperatura media di 20°C mantenuta per il 98% con apporti passivi. Il restante 2% invece è stato realizzato mediante la pompa di calore per un totale di 340 ore, con un consumo elettrico di 1.5 kw/h. E non è poco se si considera che nel mese di dicembre 2010 le temperature esterne hanno registrato minime di -6/7 °C.

Estate. Durante i mesi estivi, invece, la temperatura media è stata di 23°, garantita da schermature solari, da una gestione intelligente dei serramenti e infine dal raffrescamento a pavimento in freecooling con le sonde geotermiche. D’estate dunque la casa è stata raffrescata con il 100% di fonti passive.

Francesca Mancuso

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook