Una lampada fatta di… sapone!

Durante l’ultimo Salone Internazionale del Mobile di Milano appena concluso è stata presentata una lampada a led composta per circa il 97% di sapone

Per antonomasia il sapone non è certo uno dei quei materiali che danno senso di robustezza e solidità. Quante volte abbiamo usato, proprio il sapone, come termine di paragone per far capire ai nostri interlocutori quanto un oggetto fosse poco durevole e facilmente danneggiabile. “Ma va’ non lo comprare, non vedi che è fatto di sapone!”, tanto per citare un esempio in grado di rendere ancor più intuibile questa lapalissiana considerazione.

Durante l’ ultimo Salone Internazionale del Mobile di Milano appena concluso, però è stata presentata addirittura una lampada a led composta per circa il 97% proprio dalla sostanza sgrassante e pulente per antonomasia. Questo particolarissimo e originale arredo è stato progettato dallo studio israeliano di architettura e design D-Vision noto per i suoi concept bizzarri quanto funzionali, che non ha affatto sfidato le leggi della fisica come si potrebbe pensare, ma ha semplicemente sfruttato le caratteristiche intrinseche dell’illuminazione a LED.

Come è possibile, infatti, che funzioni senza sciogliersi? Semplicissimo! Il LED, essendo una fonte di illuminazione a basso calore, permette di mantenere intatta la struttura della lampada composta di sapone. Ci troviamo di fronte ad un design accattivante, altamente funzionale e – soprattutto- incredibilmente in linea con il rispetto ambientale.

Essendo le componenti elettroniche ridotte al minimo, infatti, questa lampada non contribuisce ad incrementare le tonnellate di rifiuti elettrici ed elettronici (i cosidetti RAEE) di difficile smaltimento. Una lampada a base di glicerina, insomma, capace di fornire una luce soffusa e profumata. Un soprammobile diverso e allo stesso tempo innovativo, quanto mai esempio di tecnologia “pulita”.

Alessandro Ribaldi

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