Seggiolini auto: ecco perché andrebbero tenuti contro il senso di marcia fino a 2 anni

Seggiolini auto. Dispositivi molto importanti per i nostri bambini in grado di salvargli la vita in caso di incidente a patto che siano di buona qualità, ben usati e meglio se montati posteriormente e contro il senso di marcia (almeno fino a due anni). A dirlo una ricerca condotta negli Stati Uniti.

Seggiolini auto. Dispositivi molto importanti per i nostri bambini in grado di salvargli la vita in caso di incidente a patto che siano di buona qualità, ben usati e meglio se montati posteriormente e contro il senso di marcia (almeno fino a due anni). A dirlo una ricerca condotta negli Stati Uniti.

Anche se si vedono ancora troppi bambini slegati o non correttamente posizionati sui seggiolini, ormai tutti i genitori dovrebbero sapere quanto importanti si rivelano questi strumenti per salvare la vita dei più piccoli in caso di incidente stradale. Ci si interroga però forse troppo poco sull’importanza del “verso” in cui deve essere montato il seggiolino. Ora dei ricercatori americani hanno rilanciato l’attenzione su come un seggiolino rivolto verso la parte finale dell’auto e montato sui sedili posteriori sia maggiormente efficace nel proteggere i bambini dalle collisioni che avvengono da dietro oltre che a diminuire i rischi in caso di incidenti frontali e laterali.

A dirlo è un team della Ohio State University Wexner Medical Center, i cui risultati colmano le lacune di conoscenza in merito al fatto che i seggiolini auto orientati all’indietro siano in grado di proteggere meglio dagli urti posteriori, che rappresentano più del 25% di tutti gli incidenti.

Julie Mansfield e i suoi collaboratori hanno condotto dei test di collisione su più seggiolini montati contro il senso di marcia. Sono stati utilizzati dei manichini in modo da studiare gli effetti delle varie caratteristiche dei dispositivi in caso di incidente. I ricercatori hanno scoperto che, se usati correttamente e posizionati in questo modo, i seggiolini erano efficaci perché controllavano il movimento del bambino e assorbivano l’energia generata dall’impatto.

Sono stati infatti in grado di mantenere la testa, il collo e la spina dorsale del bambino ben allineati e supportati durante l’urto posteriore.

Anche se il bambino si trova nella direzione dell’impatto, ciò non significa che un seggiolino per auto non faccia il suo lavoro. Ha molte caratteristiche e meccanismi diversi per assorbire quell’energia di schianto e proteggere il bambino ha dichiarato la dottoressa Mansfield.

In seguito a questa ricerca, gli esperti raccomandano che i bambini viaggino sul sedile posteriore con un seggiolino orientato all’indietro fino ai 2 anni in quanto:

“È in grado di sostenere la testa, il collo e la colonna vertebrale del bambino e protegge le regioni corporee più vulnerabili. Queste regioni sono particolarmente vulnerabili nei neonati e nei bambini più piccoli la cui colonna vertebrale e vertebre non sono ancora fuse e completamente sviluppate”.

In realtà non è questo il primo studio che è arrivato a questa conclusione. Già nel 2007 una ricerca pubblicata su Injury Prevention aveva rilevato che i bambini posizionati nei seggiolini sui sedili anteriori e rivolti verso il senso di marcia avevano maggiori probabilità di essere feriti in modo significativo in caso di incidenti frontali e di impatto laterale rispetto a quelli posizionati sui sedili posteriori della vettura.

Un altro studio, pubblicato nel 2015 sul Journal of Traffic Injury Prevention, aveva invece evidenziato come i bambini posizionati nei sedili posteriori ma rivolti verso il senso di marcia avevano più probabilità di sbattere la testa durante gli scontri. Tuttavia non si era arrivati alla conclusione che questi posti erano insicuri ma solo che dovevano essere resi più sicuri.

La dottoressa Mansfield ricorda anche a tutti i genitori l’importanza di seguire le linee guida raccomandate sul tipo corretto di seggiolino auto per altezza, peso ed età del bambino.

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Francesca Biagioli

Foto copertina

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