Latte materno fonte preziosa: contiene anche cellule staminali

Il latte materno non è solo fonte di grassi, di proteine e di carboidrati, ma anche di cellule staminali, al pari del sangue placentare e del tessuto adiposo

Mai più senza… latte materno! Vi piaccia o no, mie care neo-mamme, la mammella per il vostro bebè è sempre la mammella e a nulla valgono mille e uno artifizi. Non fosse altro che col latte di mammà si passano al pupo anche le cellule staminali.

A dirlo sono i ricercatori della University of Western Australia che, in una ricerca presentata in occasione del National Breastfeeding and Lactation Symposium di Londra, hanno dimostrato che il latte materno favorisce proprio il passaggio delle cellule staminali dalla madre al figlio.

Al di là, quindi, di una quantità – irrisoria – di sostanze pericolose che il pargoletto potrebbe ingerire ciucciando alla tetta, il latte materno rimane sempre l’alimento primario per eccellenza del neonato, quel mix perfetto di elementi che aiutano a crescerlo bello sano e forte e di profusione incondizionata di amore tra mamma e figlio (con ciò non è detto, ovvio, che chi per mille ragioni non riesca ad allattare al seno debba sentirsi una madre degenere!).

Dagli studi effettuati, è emerso che in circolazione nel sangue rimarrebbero alcune cellule originarie del latte materno. Per cui, le cellule staminali, se ingerite dal piccolo quando è attaccato al seno della madre, raggiungono l’intestino e vengono assorbite regolarmente. In questo modo, possono diventare cellule di tessuto osseo, cartilagineo, adipose, pancreatiche, epatiche, del cervello e del cuore. Un vero tesoro!

Il latte materno, quindi, non è solo fonte di grassi, di proteine e di carboidrati, ma anche di cellule staminali, al pari del sangue placentare e del tessuto adiposo. Secondo gli studiosi australiani, l’origine di almeno alcune di queste cellule sarebbe il tessuto epiteliale della mammella, ma sui fattori che le attivano e sul loro possibile ruolo nei bebè ancora non si hanno le idee chiare. Così come ancora è una ipotesi una loro possibile applicazione nella medicina rigenerativa.

Secondo la ricercatrice Foteini Hassiotou, “il latte materno potrebbe davvero essere una nuova fonte di staminali da testare nella clinica, per di più con caratteristiche molto simili a quelle embrionali“.

Il latte materno si conferma ancora una volta oro colato. Per fortuna che c’è!

Germana Carillo

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