Stile di vita sano aumenta aspettativa di vita: una tabella per calcolarla

Uno studio di Zurigo conferma che uno stile di vita sano è il segreto della longevità. I fattori di rischio analizzati sono fumo, alcool, vita sedentaria e scarso apporto di frutta

Il segreto per vivere più a lungo? Non fumare, bere alcolici moderatamente, avere uno stile di vita attivo e mangiare molta frutta e verdura. Sempre più ricerche confermano tutto ciò, la più recente arriva dalla Svizzera.

L’Università di Zurigo, grazie ad uno studio condotto su oltre 16mila persone, ha documentato per la prima volta l’impatto dello stile più o meno salutare che le persone hanno sull’aspettativa di vita. Ormai è noto come malattie cardiovascolari, diabete ma anche cancro possono essere prevenuti grazie ad uno stile di vita sano che eviti fattori di rischio come fumo, alimentazione sregolata, eccesso di alcol e inattività fisica.

Gli esperti dell’Istituto di medicina sociale e preventiva (ISPM) dell’Università di Zurigo hanno esaminato gli effetti di questi quattro fattori sulla longevità, analizzandoli sia singolarmente che in maniera combinata. Risultati? Un individuo che fuma, beve molto, non pratica attività sportiva e ha una dieta squilibrata ha 2,5 volte più elevato il rischio di mortalità rispetto ad un individuo che si prende cura della sua salute. Come ha sottolineato Eva Martin-Diener: “Uno stile di vita sano può aiutare a rimanere più giovane di dieci anni“.

Per arrivare a questa conclusione i ricercatori hanno utilizzato i dati della National Cohort svizzera (SNC) relativi al consumo di tabacco, alcol, frutta e all’attività fisica praticata da 16.721 partecipanti di età compresa tra i 16 e i 90 anni tra il 1977 e il 1993.

L’effetto di ogni singolo fattore sulla speranza di vita è relativamente alto” ha dichiarato la dottoressa Diener, ma è il fumo ad essere il più dannoso. Rispetto ad un gruppo di non-fumatori, i fumatori hanno un rischio del 57% in più di morire prematuramente. Una dieta non sana, niente sport e troppo alcool si traducono invece in un 15% in più di rischio mortalità per ciascun fattore.

Secondo i ricercatori gli effetti dannosi di queste abitudini errate compaiono soprattutto in tarda età, le conseguenze sono particolarmente visibili nella fascia 65-75. La probabilità di un uomo di 75 anni con nessuno dei quattro fattori di rischio di sopravvivere nei successivi dieci anni è del 67%, ma scende drasticamente al 35% se li ha tutti e 4.

Tabelle come quella in basso, a detta degli esperti, in futuro “saranno in grado di assistere i medici nelle pratiche di consulenza sanitaria ai loro pazienti”. Lo schema fa riferimento all’aspettativa di vita (stimata in percentuale per i successivi 10 anni) di donne e uomini di 65 o 75 anni calcolata in base all’utilizzo nullo, moderato o alto di alcool, fumo, frutta e al fatto che si pratichi o meno attività fisica.

tabella longevita

Francesca Biagioli

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