Creme solari: ecco le marche che hanno fallito i test di protezione

Secondo una ricerca inglese, che ha testato 15 prodotti solari, le creme più costose non si sono affatto mostrate le migliori

Il sole ci fa bene ma se preso in maniera sconsiderata può diventare pericoloso, provocare scottature e accrescere il rischio di sviluppare un tumore alla pelle. Ecco perché esistono le creme solari che però, se da un lato ci proteggono dagli effetti dannosi dei raggi UV, dall’altra spesso contengono sostanze chimiche altrettanto dannose.

Un compromesso che comunque si fa pur di proteggersi. A volte però ciò che è scritto sulla confezione non rispecchia del tutto la realtà. Uno studio britannico ha da poco svelato che alcuni costosi solari considerati “migliori” in realtà non lo sono!

L’associazione dei consumatori “Which?” con l’avvicinarsi dell’estate ha voluto testare 15 prodotti solari con fattore di protezione 30 tra cui i più utilizzati (e costosi) nel Regno Unito: Piz Buin, Malibu e Hawaiian Tropic. Il risultato è stato a sopresa: nessuno di questi 3 prodotti considerati “migliori” è riuscito a fornire il livello di protezione della pelle secondo quanto promesso dalla confezione.

I ricercatori hanno testato le creme su dieci volontari a cui veniva spalmata la stessa quantità di ciascun prodotto su una piccola zona della schiena poi sottoposta ad una lampada solare che replicava l’intensità dei raggi del sole. Venivano poi controllati eventuali arrossamenti confrontandoli con un altro test fatto con la stessa lampada ma senza aver applicato prima la crema.

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In sostanza quello che ha notato lo studio comparativo è che le lozioni più costose non garantivano affatto una migliore protezione. Più nello specifico a tutti e 3 i prodotti sopracitati è stato riconosciuto un fattore protettivo inferiore a 25 e inoltre il prodotto Malibu è sceso anche sotto il livello di protezione UVA richiesto (la raccomandazione UE realtiva alle creme solari è che offrano un fattore di protezione UVA di un terzo rispetto al loro SPF).

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All’inizio parlavo di “compromesso” che spesso si fa quando si sceglie di utilizzare un solare non “green” e a volte anche costoso pur di proteggersi. Ma a questo punto ne vale davvero la pena? La ricerca tra l’altro non prende affatto in considerazione la presenza di alcune sostanze chimiche potenzialmente pericolose e inquinanti con cui vengono realizzati questi e altri solari. Forse è meglio allora provare qualche prodotto eco-bio con un buon INCI, ricordandosi di prendere il sole sempre e solo nelle ore giuste!

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