Al via il processo del malato terminale contro Monsanto accusata di aver coperto il rischio di cancro del glifosato

Si ammala di tumore nel 2014, dopo aver utilizzato a lungo il glifosato. Un uomo californiano di 46 anni è certo che la causa della terribile malattia che lo sta portando alla morte sia il discusso erbicida di Monsanto. Ma non solo. I suoi legali hanno accusato il colosso americano di aver negato i rischi del glifosato

Si ammala di tumore nel 2014, dopo aver utilizzato a lungo il glifosato. Un uomo californiano di 46 anni è certo che la causa della terribile malattia che lo sta portando alla morte sia il discusso erbicida di Monsanto. Ma non solo. I suoi legali hanno accusato il colosso americano di aver negato i rischi del glifosato.

Non è il primo né sarà l’ultimo uomo a portarla in tribunale, ma potrebbe creare un precedente per centinaia di altri casi contro il gigante del’agrochimica. Ci sono più di 400 cause contro Monsanto solo nei tribunali di San Francisco.

Lunedì intanto è iniziato il processo presso la Suprema Corte della California di DeWayne Johnson contro Monsanto.

L’uomo lavorava per un distretto scolastico e regolarmente utilizzava il Roundup nei campus. Lo ha fatto decine di volte l’anno ma nell’agosto del 2014, gli viene diagnosticato un linfoma non Hodgkin, ad appena 42 anni.

Purtroppo non gli resta molto da vivere. Anche la chemioterapia vien sospesa perché gli effetti collaterali erano così gravi da peggiorare la già precaria situazione. I medici hanno detto alla Corte che non si aspettano che vivrà fino al 2019.

In discussione è il glifosato, un erbicida ampiamente utilizzato in oltre 750 prodotti venduti negli Stati Uniti. Johnson e i suoi legali sostengono che l’erbicida Roundup sia stata la causa del violento cancro. Gli avvocati in tribunale hanno inoltre accusato Monsanto di aver difeso dati falsi e di aver attaccato studi legittimi che avevano rivelato i possibili pericoli nell’utilizzo di questa sostanza.

Per approfondire: I pesticidi al glifosato uccidono le cellule umane, lo studio shock

Il National Pesticide Information Center afferma che il glifosato è potenzialmente cancerogeno se somministrato in dosi elevate agli animali da laboratorio. Gli studi sui tassi di cancro negli esseri umani hanno avuto risultati contrastanti.

Un rappresentante della Monsanto ha detto ad ABC News che oltre 600 studi pubblicati da parte di esperti medici non hanno trovato alcun collegamento tra Roundup e cancro.

È stato studiato approfonditamente in tutto il mondo più e più volte, le conclusioni sono inequivocabili”, ha detto a ABC News Scott Partridge, vicepresidente della Global Strategy di Monsanto. “In un ambiente reale, non esiste alcuna associazione tra l’uso di glifosato e cancro”.

Eppure nel 2015 l’Oms e lo Iarc hanno classificato il glifosato come potenzialmente cancerogeno, e Monsanto sta cercando di difendersi in tribunale.

Ma adesso tutti gli occhi sono puntati sul processo di Johnson, il cui esito dovrebbe arrivare entro le prossime quattro settimane.

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Francesca Mancuso

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