José Antonio Abreu, addio al maestro che ha salvato i bambini poveri con la musica (VIDEO)

Morto José Antonio Abreu, il “Maestro” che ha inventato "El Sistema", un sistema di istruzione attraverso la musica sinfonica per aiutare i bambini dei quartieri più poveri.

Non solo musicista, ma anche educatore, non solo accademico, ma anche divulgatore di idee e di concetti rivoluzionari: ci lascia, all’età di 78 anni, José Antonio Abreu, il “Maestro” che ha inventato un sistema di istruzione attraverso la musica sinfonica per aiutare i bambini dei quartieri più malfamati.

Venezuelano e direttore d’orchestra, Abreu – nato il 7 maggio 1939 a Valera da una famiglia di origine italiana – ha fatto della sua vita una missione volta a trasformare “le diversità in speranza, ogni sfida in azione, i sogni in realtà” solo e soltanto attraverso la musica.

Fu per seguire questo nobilissimo fine che negli anni fondò ’70 “El Sistema”, un programma di educazione musicale che ha cambiato negli anni la vita di intere generazioni di bimbi.

Era il 1975 quando nacque questo progetto – Fundación del Estado para el Sistema Nacional de las Orquestas Juveniles e Infantiles de Venezuela, Fesnojiv (o in inglese: Foundation for the National Network of Youth and Children Orchestras of Venezuela), un metodo di insegnamento della musica ai più piccoli per la promozione sociale e intellettuale e per integrare i giovani attraverso l’insegnamento gratuito e collettivo della musica

Per il suo lavoro con El Sistema, José Antonio Abreu ha vinto numerosi premi tra cui, nel 1993, l’IMC-UNESCO International Music Prize per la classe istituzioni e, nel 2009, il TED Price.

Cos’è El Sistema

Un vero e proprio progetto pedagogico che mirò alla storia e sulla pratica della musica sinfonica. La musica fu allora vista, da Abreu e dagli altri undici giovani musicisti che lo affiancavano, come una sorta di “riscatto culturale”, di emancipazione tramite una vera orchestra intesa come comunità che unisce i ragazzi provenienti dalle classi socioeconomiche più povere.

Col motto “Play and fight”, il progetto de “El Sistema” ha ricevuto subito, nel 1976, aiuti pubblici dal governo venezuelano per creare quello che è stato definito in seguito “un sistema integrato di educazione musicale pubblica, diffusa e capillare”, che ha via via consentito ai bambini venezuelani di accedere gratuitamente alla musica per allontanarli e salvarli dalle derive dettate dalla miseria e dal degrado.

Lo sforzo è stato quello di dare a ogni città un coro e un’orchestra e a ogni bambino uno strumento musicale da imparare a suonare.

El sistema ha ricevuto negli anni finanziamenti da ogni tipo di governo, ma con la presidenza di Hugo Chavez l’intero budget, più altri capitali per singoli progetti, fu coperto dallo stato. Ma non sono mancati i contrasti: a causa della vicinanza a Chavez e poi al successore Nicolas Maduro, sia Abreu sia Dudamel sono stati aspramente criticati dall’opposizione. Dudamel si è successivamente smarcato da Maduro, condannando “la violenza e la repressione” nelle manifestazioni in cui 125 persone sono state uccise tra aprile e luglio del 2017.

El Sistema, infine, ha partecipato a programmi di scambio e cooperazione con numerosi paesi fra cui la Spagna, alcune nazioni dell’America latina e con gli Stati Uniti e con artisti come Simon Rattle e Claudio Abbado, con il cui supporto si è cominciato anche a promuovere El Sistema in Italia, nel 2010.

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Germana Carillo

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