La città tedesca che offre birra ai disoccupati alcolisti come incentivo per pulire le strade

A Essen, in Germania, è stata avanzata la (seppur opinabile) proposta di coinvolgere alcolisti e tossicodipendenti nella pulizia delle strade della cittadina, dando loro l'occasione buona di reinserirsi nella società in cambio di una birra gratis

Arruoli un alcolista, disoccupato, che ti ripulisca la strada. Che fai? Non lo ripaghi con la birra? Accade a Essen, in Germania, dove è stata avanzata la (seppur opinabile) proposta di coinvolgere alcolisti e tossicodipendenti nella pulizia delle strade della cittadina, dando loro l’occasione buona di reinserirsi nella società. Il progetto si chiama “Pick-Up” e paga i partecipanti con una piccola retribuzione oraria e un po’ di birra gratis.

Già, birra. A un alcolista. Sì perché pare che lo scopo della Suchthilfe Direkt, un’associazione che aiuta i tossicodipendenti e che ha lanciato la proposta, sia proprio quello di riportare a una normale routine queste persone, anche se “non tutti ottengono la birra, ma solo i partecipanti che non sono in grado di fare il loro lavoro senza di essa“.

Ancora in fase sperimentale, con 10 tossicodipendenti senza fissa dimora che normalmente bighellonerebbero negli spazi pubblici di Essen, l’iniziativa sarà monitorata da uno dottorando di una clinica locale che prenderà campioni di sangue e monitorerà l’impatto del progetto sui partecipanti.

Il programma, che mutua uno già in corso ad Amsterdam, si è già trovato di fronte a pesanti critiche. Secondo i detrattori, infatti, la città vuole solo togliere dalla vista dei più i senzatetto: “non dovrebbe essere tollerato che la birra venga servita a degli alcolisti gravi, pagati con fondi pubblici”, ha dichiarato Horst Renner, che lavora presso un ente di beneficenza per i senza fissa dimora.

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I partecipanti al progetto sono persone che hanno bisogno di avere una struttura ogni giorno solo per rialzarsi“, dice invece Oliver Balgar, coordinatore del progetto. “Non sto facendo questo solo per la birra“, racconta un alcolista. “Posso trovare la birra da solo. Questo è solo qualcosa che mi permette di aiutare le persone intorno a me e mi dà la possibilità di restituirmi alla mia città“.

Insomma, la città si ripulisce, l’alcolista disoccupato trova qualcosa da fare e magari è pure la volta buona che riacquisti la capacità di ripensarsi come soggetto facente parte integralmente di una comunità, dove, a mio parere, non è una birra in più o in meno a fare la differenza.
Voi che ne pensate?

Germana Carillo

Foto: odditycentral.com

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