Come un abito nero cambia in fondo al mare: l’affascinante metamorfosi in una statua di sale

Cosa accade se per tre mesi si lascia un vestito in profondità, nelle acque del Mar Morto? Lo rivelano le foto dell’artista israeliana Sigalit Landau che, nel corso di tre mesi, ha documentato la progressiva trasformazione di un abito nero in stile ottocentesco in un’affascinante e candida statua di cristalli di sale.

Cosa accade se per tre mesi si lascia un vestito in profondità, nelle acque del Mar Morto? Lo rivelano le foto dell’artista israeliana Sigalit Landau che, nel corso di tre mesi, ha documentato la progressiva trasformazione di un abito nero in stile ottocentesco in un’affascinante e candida statua di cristalli di sale.

Stiamo parlando di “Salt bride”, una serie di immagini scattate nell’ambito di un originale esperimento artistico condotto da Landau – l’immersione prolungata di un vestito nelle acque del Mar Morto, al confine tra Giordania e Israele -, e che resteranno in mostra fino al prossimo 3 settembre presso la Malborough Contemporary di Londra.

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La lunga permanenza dell’abito nelle acque saline del lago ha creato una metamorfosi non solo fisica, ma anche simbolica: il castigato e austero abito nero, espressione di lutto e dolore, si è gradualmente trasformato in un abito bianco e lucente, a richiamare le nozze, la gioia e la festa.

“Sembra neve, sembra zucchero, sembra l’abbraccio di morte.” – ha commentato in proposito la stessa Landau.

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L’abito al centro del suo esperimento artistico è una replica del costume tradizionale indossato dalla protagonista di “Il Dybbuk”, una rappresentazione teatrale in yiddish andata in scena all’inizio del Novecento e che narra di una sposa posseduta dallo spirito di un innamorato defunto e successivamente sottoposta ad esorcismo. La pièce teatrale è tra le fonti che hanno ispirato l’opera “Salt Bride”, accanto allo stesso Mar Morto, che si estende al di sotto della collina in cui Landau è nata e cresciuta e che ha sempre esercitato su di lei un profondo fascino.

Non a caso, ill lago mediorientale, noto per il suo elevato livello di salinità, è già stato, in passato, al centro di sperimentazioni e opere dell’artista israeliana, che lo ha definito “un sistema temporale diverso, una logica diversa, un altro pianeta.” Un contesto unico e surreale, insomma, che ha lo straordinario potere di tramutare un abito da lutto in un abito da sposa.

Lisa Vagnozzi

Photo credits

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