Trekking: 10 piante che gli escursionisti devono imparare a riconoscere

Ad esempio, per trovare sollievo dalle punture di insetti e zanzare, per tirarci un po' su dalle fatiche o in generale per piccoli malesseri e infortuni.

Che ci si avventuri in un itinerario turistico oppure in una vera e propria escursione su sentieri o percorsi già tracciati, ci capiterà sempre di trovare sulla strada una fitta e variegata vegetazione. Un tripudio naturale di alberi, piante e fiori incontaminati che se riconosciuti, potranno rivelarsi utili durante il nostro trekking. Ad esempio, per trovare sollievo dalle punture di insetti e zanzare, per tirarci un po’ su dalle fatiche o in generale per piccoli malesseri e infortuni.

Durante un’escursione in Europa lungo il percorso ci saranno tutte le piante del bacino del Mediterraneo: foglie di alloro con le quali fare una tisana digestiva una volta arrivati al rifugio, asparagi selvatici, borragine e luppoli ottimi sia in padella che lessati e ancora, la melissa e i papaveri da fare in infusione per combattere l’insonnia durante il pernottamento in tenda.

Il consiglio rimane quello di non improvvisarsi esperti conoscitori di piante perché anche il minimo errore a volte potrebbe comportare conseguenze poco piacevoli al nostro organismo. Ci sono comunque delle piante che quotidianamente troviamo sulle nostre tavole e sono quindi facilmente riconoscibili. Ecco un elenco delle dieci piante amiche dei camminatori.

Rosmarino selvatico

Vi avevamo già parlato delle proprietà benefiche del rosmarino come alleato per la nostra memoria e valido aiuto per abbassare i livelli di glucosio nel sangue. Durante il trekking basterà annusarne qualche rametto per rinvigorirsi e riprendersi dalla fatica del cammino. Come tisana sarà ottimo per le vie respiratorie e per eliminare le tossine accumulate nel fegato.

rosmarino

Menta selvatica

Tra le tante proprietà c’è sicuramente quella germicida, basterà infatti strofinare delle foglie di menta sui denti e sulle gengive oppure masticarle per eliminare tutti i batteri all’interno della bocca, sarà utile quindi anche in caso di alito cattivo. Durante l’escursione la menta servirà poi sia in caso di punture di insetti come api, zanzare e vespe sia di lievi ustioni. Basterà pestare un paio di foglie e metterle direttamente sulla parte interessata. Grazie alle proprietà antinfiammatoria si avrà un senso di freschezza e sollievo.

Mentha longifolia 1

Salvia

Anche la salvia si annovera tra le piante officinali dalle molteplici proprietà, oltre a essere amica del fegato, a dare sollievo durante i dolori mestruali, a essere un ottimo digestivo, potrà aiutare l’escursionista grazie alla sua azione antinfiammatoria e balsamica. Come la menta potrà essere usata per pulire i denti, rinfrescare la bocca e dare sollievo dalle infezioni.

salvia 1

Carruba

Se l’escursione sarà nel Sud Italia lungo il sentiero si potrà incontrare l’albero sempreverde di carrubo. Oltre a essere molto usata in cucina, la carruba è una buona fonte di zuccheri per cui va bene quando si consumano troppo energie. Il consiglio è quello di masticarle lentamente durante il cammino in modo da assaporare al meglio il gusto.

carrube mature

Corbezzolo

Poco conosciuto ma tanto prezioso il corbezzolo è utile in caso di febbre e diarrea sotto forma di tisana o decotto. Dal sapore particolare e dal gusto pastoso potrà essere mangiato durante il cammino perché molto ricco di vitamina C. Tra le proprietà ha il potere antinfiammatorio, diuretico e astringente.

Corbezzolo

Margherita selvatica

Oltre a essere uno spettacolo per la vista, le foglie e i fiori pestati della margherita possono essere applicati sulla pelle in caso di eruzioni, foruncoli ma anche arrossamenti e ascessi.

margherite

Saponaria

È una pianta che cresce spontanea soprattutto vicino ai torrenti ed è un detergente naturale. Basta strofinare un po’ di saponaria tra le mani per averle pulitissime.

Saponaria officinalis JPG1a

Olmo

I frutti dell’olmo saranno ottimi da mangiare durante l’escursione ma se si ha del tempo a disposizione il consiglio è quello di raccogliere le foglie e farne tisane e decotti: astringenti e depurativi, da bere in caso di febbre e laringiti.

olmo frutto2

Tarassaco

Pianta selvatica dal sapore amaro, del tarassaco si usano le foglie e la radice. Buono da mangiare in insalata cruda, il tarassaco è ricco di potassio, calcio vitamine e aiuta la diuresi.

008 Tarassaco ww pianta

Malva e timo

Sia le foglie di malva che i rametti di timo sono l’ideale come antibatterici e antisettici. Masticate hanno il potere di disinfettare il cavo orale, sfiammare gli ascessi dentali e le afte.

LEGGI anche:

Itinerari a piedi: 4 nuovi sentieri per scoprire le meraviglie del monte Amiata

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook