Informazione libera e condivisa: gli 11 progetti open source vicini all’ambiente

La condivisione è alla base del cosiddetto Web 2.0 in cui gli utenti da semplici destinatari dell'informazione diventano essi stessi produttori, contribuendo ad arricchirla nel pieno spirito open source in cui tutti possono partecipare per migliorarla rendendo molto vicino quello che Levy aveva teorizzato come Intelligenza collettiva. Soprattutto se questo tipo di informazione si mette al servizio dell'ambiente aiutando a far circolare buone pratiche e conoscenza.

La condivisione è alla base del cosiddetto Web 2.0 in cui gli utenti da semplici destinatari dell’informazione diventano essi stessi produttori, contribuendo ad arricchirla nel pieno spirito open source in cui tutti possono partecipare per migliorarla rendendo molto vicino quello che Levy aveva teorizzato come “Intelligenza collettiva“. Soprattutto se questo tipo di informazione si mette al servizio dell’ambiente aiutando a far circolare buone pratiche e conoscenza.

Vi abbiamo già parlato, ad esempio di come i social network possono contribuire a cambiare il mondo, ma sul web esistono anche altre piattaforme incentrate sul principio della condivisione che possono essere utili a questo scopo. Il sito americano Treehugger, fedele alleato di suggerimenti ecosostenibili, ha stilato la classifica dei migliori progetti open source che fanno del concetto di libertà ed ecologia il loro marchio di fabbrica.

1 – Encyclopedia of Life

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L’obiettivo di Encyclopedia of Life è quella di fornire informazioni su ogni essere vivente della terra. Un progetto molto ambizioso che, però, grazie all’apporto di ogni utente con l’inserimento di foto, testi, dati, immagini e video si sta facilmente realizzando. Il progetto è nato nel 2008 e sono già 30.000 le immagini caricate e oltre 150.000 pagine di database. In futuro si punta a superare quota un milione. Ognuno, quindi, potrà accedere e conoscere tutte le specie di questo pianeta.

2 – Avoiding Mass Extinction Engine (AMEE)

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Nobile ed ecosostenbile l’obiettivo di AMEE: assegnare un indice energetico a tutto ciò che c’è sulla Terra. Mettere insieme più informazioni accurate e affidabili possibili in modo da catalogare ogni prodotto, indifferentemente se provenga a contesti aziendali, governativi o di organizzazioni. Naturalmente chiunque può intervenire contribuendo a migliorare la piattaforma. L’obiettivo è quello di ottenere più comprensione e responsabilità sull’impatto ambientale evitando, forse, una fine prematura di noi stessi.

3 – PLoS One Journal

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Informare gratuitamente è un valore inestimabile. PLoS One vuole proprio ottenere questo. È, infatti, un immenso database dove è possibile accedere per leggere e informarsi su opere pubblicate inerenti la ricerca scientifica, ambito che troppo spesso non gode per nulla di una facile accessibilità.

4 – Time Tree

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Vi siete mai domandati se possa esserci un legame tra batteri del periodo preistorico ed esseri umani? O come mai cani e gatti si siano evoluti in luoghi pressoché identici? Tutto quello che avreste voluto conoscere sui tempi della vita sulla terra ora lo si può sapere. Basta andare su Time Tree, un virtuale albero genealogico della vita sul nostro pianeta. Disponibile anche come applicazione per gli smartphone e destinato a ogni essere umano che voglia conoscere: dallo studente allo scienziato.

5 – Open Source House

Già dal nome è facilmente deducibile quanto su Open Source House si voglia condividere informazioni gratuitamente, con il solo scopo di arginare la sete di conoscenza. Qui sono architetti e designer a contribuire con l’inserimento di idee per abitare e vivere in paesi dove il reddito procapite sia basso. Principalmente orientato all’ecosostenibilità, si vuole “mettere mano” a progetti già esistenti migliorandoli e limitandone gli sprechi. Si può anche inserire progetti inediti, l’importante che non venga alterata l’intenzione del progetto: elaborare nuove soluzioni verdi per mettere dei tetti sopra le teste dei popoli.

6 – Wikipedia

Non poteva certo mancare. È ormai una parte della nostra cultura e si deve ammettere che, per quanto si possa essere avversi al progresso, Wikipedia abbia incredibilmente cambiato le nostre vite. Un’enciclopedia che ha fatto crescere la conoscenza del singolo, si inserisce l’informazione e la si fa “crescere” per mano di coloro che ne sanno di più. Il fatto che la “voce” può essere modificata istantaneamente da chiunque può essere un’arma a doppio taglio, infatti per questo motivo c’è una valida commissione di controllo che valuta in maniera oggettiva i nuovi inserimenti. Altro valore aggiunto è che sia un’enciclopedia fatta dal “popolo” e per questo è possibile trovare anche riferimenti culturali poco noti come gruppi musicali indipendenti, film di nicchia o avanguardistici movimenti culturali.

7 – iFixit

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iFixit è un manuale di riparazione gratuito modificabile dai singoli utenti che possono arricchirlo con le esperienze personali. Quante volte si sono comprati prodotti che dopo un limitato periodo presentavano anomalie o mal funzionamenti? Sicuramente troppe volte. Per questo motivo è nato iFixit: un database gigantesco, in continua crescita, per la riparazione di ogni tipo di gadget, prodotto o utensile. Riparare vuol dire comprare di meno. D’ora in poi, quindi, prima di decretare la fine di un oggetto doveroso sarà farci un salto.

8 – Arduino

arduino

Arduino è un open source molto particolare. Si tratta di un “laboratorio creativo” nel quale si può dare libero sfogo a tutti i tipi di creazioni. Ci si può barcamenare in un sensore olfattivo per sostanze inquinanti o nella giacca che permettere di mettere la freccia quando si va in bici. Il motto di questo software è “non conservate il disegno di qualcosa che avete fatto”.

9 – Sahana

sahana

Sahana () permette di gestire le catastrofi naturali. Incredibile, ma vero. Questa realtà online aiuta le persone a coordinare gli sforzi in caso di disastri. È possibile, infatti, localizzare persone scomparse, coadiuvare gli aiuti e le necessità. Recentemente abbiamo potuto vedere con i nostri occhi quanto sia difficile gestire una situazione di questo tipo e, il più delle volte, quasi impossibile prestare soccorso in modo tempestivo. Sahana, collegando le persone, vuole cercare di far funzionare le cose nel modo migliore possibile. Creato nel 2004 come “aiuto” allo tsunami dello Sri Lanka, si è rilevato molto utile per altre recenti tragedie come il terremoto pakistano del 2005 o quello più vicino temporalmente di Haiti.

10 – Open Green Map

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Questo programma permette di scoprire, una volta arrivati in una zona non molto conosciuta, di dove possa essere possibile prendere mezzi pubblici, trovare piste ciclabili, i migliori posti per flora e fauna, insomma trovare tutte le migliori informazioni eco. La legenda è incredibilmente vasta ed è, principalmente, redatta da utenti che abitano in quel luogo stesso. Tutte le caratteristiche di un luogo, quindi, a portata di mano, aggiornate costantemente con foto, curiosità, cartine.

11 – WattzOn

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Permette di calcolare il consumo energetico dei nostri prodotti di consumo. WattzOn ha il suo fulcro d’azione nel monitoraggio e misurazione dell’energia, ma facendo leva esclusivamente su di “noi”. Le informazioni presenti sul sito, infatti, sono calcolate da quello che noi dichiariamo. Un utente può, quindi, raccontare l’utilizzo del suo telefono cellulare da quando ne è entrato in possesso e con dei calcoli generati attraverso il database capire quanto abbia gravato sulla terra.

Alessandro Ribaldi

 

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