Caricabatterie universale dal 2011, ma non per tutti. Unificati solo gli smartphone

Il più volte annunciato addio ai differenti caricabatterie dei telefoni cellulari finalmente potrebbe realizzarsi. Nel 2011, infatti, dovrebbe entrare in vigore la normativa dell'Ue che prevede l'unificazione di tutti i dispositivi, ma solo per gli smartphone.

Il più volte annunciato addio ai differenti caricabatterie dei telefoni cellulari finalmente potrebbe realizzarsi. Nel 2011, infatti, dovrebbe entrare in vigore la normativa dell’Ue che prevede l’unificazione di tutti i dispositivi, ma solo per gli smartphone.

La saga del caricabatterie universale dura ormai da quasi due anni. Nel febbraio del 2009, infatti, dal Mobile World Congress di Barcellona, era giunta la notizia che presto ci sarebbe stato un unico dispositivo per tutti i telefoni cellulari.

Notizia confermata nuovamente ad ottobre dello stesso anno, quando si pensava che il caricabatterie unico oltre che all’interno del panorama europeo, si sarebbe diffuso anche a livello mondiale. L’ITU (International Telecommunication Union) aveva infatti approvato il nuovo standard che avrebbe uniformato la ricarica dei cellulari, il cosiddetto Universal Charging Solution.

Tuttavia, secondo quanto confermato recentemente dall’Ue, il caricabatterie unico riguarderà solo gli smartphone, già ampiamente diffusi in Italia e di cui la Commissione europea prevede la loro affermazione definitiva sul mercato “entro due anni”, basandosi sul collegamento micro-Usb, uno standard già largamente utilizzato per altri dispositivi come le fotocamere). A firmare l’accordo sono state le 14 aziende più importanti nel settore della telefonia cellulare, tra cui Apple, Huawei Technologies, LG, Motorola Mobility, NEC, Nokia, Qualcomm, Research in Motion, Samsung, Sony Ericsson e TCT Mobile. Tutte le aziende coinvolte, insomma, dovranno optare solo per lo standard micro-usb. Così se Nokia, Samsung e Sony Ericsson, in previsione dell’introduzione di questa normativa di cui si parla da tempo, avevano già predisposto un dispositivo adatto, aziende come la Apple, fedeli ai propri plug in di riferimento per i rispettivi prodotti, potrebbero cercare di adeguarsi aggiungendo il collegamento o l’adattatore micro usb.

In chiave green, la decisione di uniformare gli innumerevoli modelli di caricabatterie in uno soltanto, consentirà la riduzione del 50% dei consumi di energia legati alla fase di standby dei trasformatori. Ma non solo. Verranno in questo modo eliminate anche 51mila tonnellate di caricatori doppi, non compatibili da una marca all’altra di cellulare.

Soddisfatto anche Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione Europea, che spera di ottenere i risultati previsti al più presto.

Francesca Mancuso

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