UCS: un caricabatterie unico per i cellulari di tutto il mondo

Il caricabatterie universale sarà anche mondiale. Non è un gioco di parole, ma la prossima novità del 2010 perché l'ITU, la divisione telecomunicazioni delle Nazioni Unite ha approvato il nuovo standard che uniformerà la ricarica dei cellulari di tutto il mondo, a prescindere dal produttore o dal modello.

Il caricabatterie universale sarà anche mondiale. Non è un gioco di parole, ma la prossima novità del 2010 perché l’ITU (International Telecommunication Union), la divisione telecomunicazioni delle Nazioni Unite ha approvato il nuovo standard che uniformerà la ricarica dei cellulari di tutto il mondo, a prescindere dal produttore o dal modello.

Qualche mese fa fu l’Unione Europea a firmare un accordo per l’adozione del caricabatterie unico, ma con l’Universal Charging Solution appena siglata, in tutto il mondo “ogni utente di telefonia beneficerà della nuova soluzione di ricarica universale, che permette allo stesso caricatore di essere usato con tutti i futuri prodotti, senza distinzioni di marca o modello“, come confermato dall’ITU.

E infatti alcuni produttori si stanno già organizzando per integrarsi alla nuova soluzione che permeterà di ridurre notevolmente il numero di caricatori prodotti e, soprattutto dimenticati nei cassetti o buttati nei cassonetti, con enormi benefici per l’ambiente (diminuzione dei rifiuti RAEE) e consumatori i quali dal 2010 in poi potranno avere un solo dispositivo di ricarica per tutta la vita, indipendentemente dal telefono che decideranno di avere.

Ma non solo, perché in base ai nuovi standard di efficienza energetica il nuovo caricabatterie universale consentirà di ridurre anche l’energia consumata grazie alle prestazioni fino a tre volte superiori rispetto ai caricabatteria attuali e all’efficienza “quattro stelle” di cui saranno dotati.

Lo standard previsto, la micro-usb, è lo stesso indicato dalla Commissione Europea, (e già utilizzato in molti dispositivi come videocamere o macchine fotografiche diigitali), ma mentre per la UE diventerà obbligatorio a partire dal 2010, per l’ITU non sarà vincolante anche se, come ha sottolineato la divisione telecomunicazioni dell’ONU, “starne fuori è raro e rischioso”.

Anche perché, secondo le ultime previsioni rese noti proprio dall’ITU, il numero di abbonamenti alla telefonia mobile nel mondo dovrebbe toccare alla fine del 2009 quota 4,6 miliardi, una fetta di mercato incredibile che nessun produttore di telefoni intende mollare.

Simona Falasca

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook