Erbe officinali: come preparare un infuso

Come preparare un infuso utilizzando le erbe officinali per ottenere una tisana rilassante, rimineralizzante e protettiva.

Preparare un infuso permette di poter sfruttare le proprietà delle erbe officinali ottenendo delle bevande che possono essere consumate calde oppure fredde, nei diversi momenti della giornata, a seconda dei casi e delle patologie per il trattamento delle quali esse vengono prescelte.

L’infuso rappresenta una preparazione solitamente utilizzata per quelle erbe officinali che risultano molto ricche di principi volatili, i quali possono passare facilmente dalle parti aeree della pianta (fiori, foglie e gemme) al liquido di infusione, rappresentato di norma da semplice acqua bollente. Tra le piante officinali più comunemente utilizzate per la preparazione di infusi troviamo la malva, la camomilla, lo zenzero, il tiglio, l’ibisco e le comuni foglie di tè nelle relative differenti declinazioni.

Come procedere per preparare un infuso? È necessario disporre sul fondo di una tazza le erbe officinali essiccate e sminuzzate da utilizzare. Impiegare erbe essiccate permette un maggior rilascio dei principi attivi contenuti nelle parti delle piante officinali utilizzate. Sulle erbe prescelte deve essere versata acqua bollente. La tazza della tisana deve essere ricoperta con un piattino o con un coperchio, in modo che i principi attivi delle erbe non evaporino immediatamente.

I tempi di riposo di un infuso sono solitamente di dieci o quindici minuti, mentre per quanto riguarda le quantità delle erbe, normalmente vengono impiegati due o tre cucchiaini delle stesse, quando vengono utilizzate essiccate, ogni 250 millilitri d’acqua bollente. Trascorso il tempo di riposo, l’infuso dovrà essere filtrato attraverso un colino o attraverso un telo leggero, che non sia stato lavato utilizzando detersivi industriali. La maggior parte degli infusi richiede di essere consumata immediatamente per ottenere gli effetti benefici desiderati.

Un’eccezione alla regola è rappresentata, ad esempio, dalla tisana all’ortica (ottenuta sotto forma di infuso). Essa può infatti essere preparata alla sera per la mattina successiva e consumata fredda. Si tratta di una tisana rimineralizzante, adatta ad essere utilizzata in caso di problemi alla prostata.

Se siete alla ricerca di una tisana rilassante, l’infuso di passiflora potrebbe essere adatto a voi. I rimedi naturali a base di passiflora hanno infatti un effetto sedativo sul sistema nervoso centrale. Due cucchiaini per tazza di passiflora essiccata possono essere lasciati in infusione per quindici minuti per la sua preparazione. Possono essere consumate due tazze al giorno di infuso caldo. L’infuso di melissa è adatto ad alleviare la sindrome del colon irritabile, mentre l’infuso di malva protegge dai bruciori di stomaco, disinfiamma l’intestino e le vie urinarie, oltre a costituire un lassativo leggero ed a poter essere impiegato, una volta freddo, come collutorio naturale.

Attenzione a non confondere l’infuso con il decotto. Si tratta di due preparazioni ben diverse. Del decotto vi parlerò al più presto.

Marta Albè

Il blog Radici è su Facebook e Twitter.

Leggi anche:

Erbe spontanee: la camomilla

Coltivare piante aromatiche e officinali nell’orto – Quali piante tenere sul nostro balcone?

Marta Albè

 

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook