Camomilla: come coltivarla sul balcone e ricette per utilizzarla

La Camomilla, è una pianta officinale che cresce spontanea in tutto il continente europeo. Io oggi voglio parlarvi di come coltivarla in vaso, sul vostro balcone per avere così la vostra camomilla bio e a km zero. Potrete impiegarla per preparare ottime tisane rilassanti e digestive ma anche per la salute del cavo orale e per la bellezza della vostra chioma...seguitemi per saperne di più!

La Camomilla può essere coltivata sul balcone o all’interno della vostra abitazione, utilizzando un normale vaso, meglio se di terracotta. Si tratta di una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Asteracee e disponibile in due varietà: la comune (Matricaria camomilla) e la romana (Anthemis nobile), entrambe risultano molto simili e possono essere coltivate in tutta Italia sia in vaso che in terra.

Io vi parlerò della Camomilla romana che tra l’altro è quella più ricca di oli essenziali. La Camomilla romana, presenta fusti di 10 – 30 cm e foglie pennate di circa 5 cm; le infiorescenze, capolini, hanno fiori centrali di colore giallo e fiori periferici bianchi. Per iniziare la coltivazione della Camomilla, potete partire dalla piantina, questo tra l’altro è il momento migliore per acquistarla. Assicuratevi di avere a disposizione un vaso di terracotta del diametro di almeno 18 cm e sistematela in un ambiente soleggiato e al riparo dai venti. Il terriccio dovrà essere leggero, sabbioso e ben drenato, al fine di evitare marciumi radicali, così le innaffiature dovranno essere regolari e mai abbondanti, avendo cura di non lasciare acqua permanente nel sottovaso. All’inizio, quando la piantina è ancora piccola, sarà importante eliminare le malerbe e spostarla, in caso di eccessiva afa in un ambiente interno.

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Verso la fine della primavera, inizio dell’estate, quando i capolini sono “più balsamici” e non sono ancora ben schiusi, potete iniziare la raccolta, prima che inizino a sfiorire. Scegliete giornate non piovose e preferibilmente la sera, quando le piante sono ben asciutte e prive di rugiada per non pregiudicare la successiva essiccazione. I capolini di camomilla vanno posti ad essiccare all’ombra su larghi graticci a maglie fini, in modo da separare l’eventuale polvere o altri corpuscoli dai capolini. Girateli almeno un paio di volte al giorno per facilitarne l’essiccamento.

In seguito, potete conservare la vostra camomilla in vasi di vetro scuro ben chiusi prestando attenzione però alle muffe che potrebbero formarsi specie i primi giorni. Seguendo questi semplici consigli, potrete avere a disposizione della Camomilla a Km zero, che rallegrerà l’ambiente con i suoi fiorellini graziosi e profumati e vi permetterà di sfruttare tutte le sue proprietà benefiche. Potete infattiutilizzare la vostra Camomilla non solo per preparare delle ottime tisane rilassanti e biologiche, ma anche per preparare infusi aromatici e digestivi, un colluttorio per stomatiti e afte e per abbellire la vostra chioma.

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Tisana digestiva alla camomilla

Miscelate 25 g di capolini di camomilla, 25 g di cumino e 25 g di menta piperita. Mettete in infusione 30 g di questo preparato in un litro di acqua bollente, lasciate in infusione per 20 minuti e filtrate. Consumatene una tazza dopo i pasti principali.

Colluttorio per stomatiti e afte

Miscelate 5 g di malva, 5 g di camomilla e 3 g di chiodi di garofano. Preparate un infuso in 100 ml di acqua bollente, trascorsi 20 minuti, lasciate raffreddare e filtrate. Effettuate degli sciacqui con questa tisana – colluttorio per 2 – 3 volte al giorno.

Per la bellezza della chioma

Preparate un infuso con 15 g di fiori in mezzo l di acqua bollente. Trascorsi 20 minuti, filtrate il tutto e utilizzate il giallo infuso per l’ultimo risciacquo dei capelli biondi. Lavaggio dopo lavaggio, vi donerà riflessi dorati, lucenti e un delicato profumo.

E allora, cosa aspettate ad avviare la vostra produzione casalinga? Vi assicuro che vi darà grandi soddisfazioni!

Alla prossima!

Stefania

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