Tè bancha: la bevanda giapponese povera di teina, ma ricca di vitamina A, calcio e ferro

Hai mai sentito parlare del tè bancha? Si tratta di una particolare varietà di tè verde praticamente priva di teina, ma ricca di antiossidanti e benefici, scopriamoli insieme

In Giappone, come in Cina, esiste una lunga tradizione in fatto di tè, bevanda che viene consumata con regolarità ogni giorno, come un vero e proprio rito. Oggi voglio parlarvi di un tè nipponico molto particolare anche se il suo nome: tè bancha significa al contrario “tè ordinario” (questo perchè è considerato poco pregiato e di uso comune non certo perchè le sue proprietà siano ordinarie 😉 ).

Il tè bancha è un tè verde quasi privo di teina di cui esistono due varianti:

tipi di tè bancha

  1. l’hojicha che si ricava dalle foglie della Camellia Japonica
  2. il kukicha, ottenuto dai rametti tostati della stessa pianta di tè vecchia di almeno tre anni.

Secondo la dieta macrobiotica questa bevanda può essere gustata anche al posto dell’acqua nel corso della giornata e perfino durante i pasti. È importante sorseggiarla calda, per cui se volete portarla con voi a lavoro potete prepararla la mattina e poi conservarla in un thermos che la farà rimanere calda fino a sera!

Benefici del tè bancha

  • Tra i benefici del tè bancha c’è quello di:
  • favorire la digestione,
  • accelerare il metabolismo
  • e di essere un vero e proprio concentrato di sostanze benefiche come calcio, vitamina A e ferro (perfetto quindi anche per chi è leggermente anemico!).

La presenza di antiossidanti fa poi di questo tè giapponese un ottimo alleato di vista e ossa, si può utilizzare per alleviare i sintomi della menopausa, per depurare il sangue, abbassare un po’ la glicemia e naturalmente sgonfiare e drenare, dato il suo forte potere diuretico!

E’ un ottimo tè anche per i bambini dato che contiene pochissima teina, in Giappone lo bevono grandi e piccini in ogni momento della giornata perchè fornisce energia e aiuta a stare attivi senza eccitare troppo il sistema nervoso.

Come preparare il tè bancha

La varietà ricavata dalle foglie grandi (hojicha) si può lasciare in infusione coperto per 5 minuti in acqua a circa 80° (quindi non bollente) e poi filtrare mentre quello a rametti (kukicha) va fatto bollire per una decina di minuti, lasciato riposare per altri 10/15 minuti e poi filtrato.

Ne basta un cucchiaio per un litro di acqua. I rametti si possono utilizzare anche una seconda volta facendoli bollire qualche minuto in più.

Naturalmente per gustare al meglio questo tè dal sapore caldo e un po’ legnoso e ottenere tutti i benefici sopraelencati, non va assolutamente aggiunto zucchero, al limite si può dolcificare con miele o altri sciroppi e malti naturali.

Dove trovare il tè bancha

Il tè bancha a rametti o in foglie si trova facilmente nei negozi di alimentazione naturale, nelle erboristerie più fornite o nei punti macrobiotici (i migliori in quanto ad affidabilità dei prodotti).

Vi consiglio di acquistare quello sfuso molto più buono, anche se esiste la variante in filtri già pronti per chi non ha tempo di preparare la sua tazza di tè con la dovuta calma. Cercate di trovare del tempo per prendervi cura di voi stessi e coccolarvi un po’ .

Ricette macrobiotiche

  1. Thè bancha a rametti con umeboshi: preparare il tè bancha kukicha facendolo bollire insieme ad una prugna umeboshi per almeno 5 minuti. Questa bevanda degustata calda aiuta in caso di problemi digestivi e stimola il fegato.
  2. Thè bancha a rametti con shoyu: unire alla consueta tazza di tè bancha (kukicha) caldo un cucchiaio di salsa di soia (shoyu) mescolare bene e sorseggiare lentamente…ottima bevanda in caso vi sentiate stanchi e debilitati sia a livello fisico che mentale.

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