Supple: un “morbido” monociclo elettrico per… rotolare nel traffico

Ricordate l'Honda U3-X, il monociclo elettrico realizzato, come prototipo, l'anno scorso dalla Casa giapponese come mezzo di trasporto individuale e che può essere governato semplicemente con gli spostamenti del corpo? In questi giorni, Mohamad Sadegh Samakoush, studente di ingegneria meccanica, ha presentato la “Supple” (letteralmente “La morbida”), una singolare poltrona elettrica che si muove in equilibrio su una palla.

Ricordate l’Honda U3-X, il monociclo elettrico realizzato, come prototipo, l’anno scorso dalla Casa giapponese come mezzo di trasporto individuale e che può essere governato semplicemente con gli spostamenti del corpo? In questi giorni, Mohamad Sadegh Samakoush, studente di ingegneria meccanica, ha presentato la “Supple” (letteralmente “La morbida”), una singolare poltrona elettrica che si muove in equilibrio su una palla.

Detta così, sembrerebbe un’attrazione da circo. Invece, l’idea del giovanissimo (19 anni) designer in erba, e che partecipa al Michelin Challenge Design (concorso annuale promosso dalla filiale USA del colosso della gomma per promuovere innovazione tecnologica e mezzi di trasporto eco sostenibili), può, a buon diritto, rientrare negli esperimenti di studio della mobilità eco friendly del futuro.

“Supple” si compone, essenzialmente, di due parti: un sedile e una sfera. Sul primo, si posiziona il conducente, che grazie a un dispositivo wireless e un navigatore GPS, può interagire e dirigere il “driver”, ovvero la palla, che costituisce il cuore dell’intero veicolo.

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Un sistema elettromagnetico mantiene la grande sfera in equilibrio perpendicolare rispetto alla strada. Il gruppo motore è formato da un’unità elettrica, alimentata da una batteria al litio, caratterizzata da basso voltaggio. In pratica, il tragitto ipotizzato consiste più in una “marcia veloce” anziché in una “corsa”. Questo perché, spiega il baby progettista, il sistema di guida è di tipo automatico. Al conducente, infatti, viene solamente richiesto di impostare il tragitto da compiere, e di correggerlo con eventuali deviazioni decise all’istante; oltre che di “accompagnare” lievemente con il corpo le curve. A tutto il resto, pensa il “cervello” del veicolo, dotato di sensori per il riconoscimento della strada e degli eventuali ostacoli, sul tipo dei sistemi radar già installati su alcuni dei modelli di auto di ultima generazione.

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Così concepita, la “Morbida” può rivelarsi un utile strumento per aiutare il conducente nelle situazioni di traffico congestionato, dove si possono sfruttare al massimo l’agilità e la compattezza di questo veicolo. In più, è stata anche progettata la possibilità di “moltiplicare” la compagnia di altri “Supple”. Con un semplice aggancio ad altri veicoli gemelli, si può ottenere un “multi – Supple” biposto o a quattro posti.

Per contro, data la totale assenza di sistemi di sospensione, viene da chiedersi quale potrebbe essere il comportamento stradale del “Supple” in caso di strada accidentata (così frequente nelle nostre città): si muoverà a scatti, o manterrà un’andatura ugualmente “fluida ed elegante”, come è stata defiita la marcia di questo veicolo in condizioni normali?

Piergiorgio Pescarolo

Per info: http://www.michelinchallengedesign.com/MCD_2011/mcd_2011_gallery_d11.php

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