Cinque gadget utili per un vero eco-campeggio

Il campeggio, oltre ad essere divertente ed economico, è uno dei modi più sostenibili di andare in vacanza. Ecco 5 gadget utili ecologici utili e semplici da trasportare

Campeggio mon amour! Quanti di voi aspettano con ansia l’estate per partire con tenda e sacco a pelo in groppa? Tanti immagino. Perché il campeggio, oltre ad essere divertente ed economico, è uno dei modi più sostenibili di andare in vacanza. A patto che si rispettino certe regole ovviamente. Resta comunque in vetta alle preferenze dei più giovani, ma anche di famiglie con bambini al seguito che non vedono l’ora di rotolarsi nei prati e dormire sotto un cielo stellato. E allora partiamo. Destinazione: ovunque. Tutte le mete sono valide per campeggiare, e per ogni luogo ci si attrezza in modo diverso. Tra le attrezzature da camping più disparate, ultimo modello-comodo-versatile, noi vi proponiamo 5 gadget ecologici utili in ogni situazione e semplici da trasportare.

  1. Sacca solare per doccia: è una sacca solare di peso e dimensioni ridottissime che può contenere fino a 10 litri d’acqua. La sacca dispone di una corda di sei metri e di un’apertura per regolare il getto. Dopo averla riempita, si appende la sacca a un ramo, a un albero o a un’estremità della tenda e si aspetta per un paio d’ore che il sole scaldi l’acqua. Una doccia tiepida nel bel mezzo della natura non può che fare piacere.
  2. MultiFunctionSolarCharger5Caricabatterie solare: per quanto vorremmo tagliarci fuori dal mondo e godere della nostra vacanza en-plein-air, restiamo sempre un po’ legati a tutti quegli oggetti tecnologici che usiamo quotidianamente e che richiedono la ricarica. Esempio: telefono cellulare, fotocamera digitale, lettore Mp3. Scomodo e dispendioso portarsi dietro tutti i diversi caricabatterie. Meglio utilizzarne uno a energia solare. Il caricabatterie solare universale Gizfever viene dal Giappone, misura 9,3 cm per 6,2 e ha un mini pannello solare. Può ricaricare fino a sei marche diverse di cellulari più fotocamere e lettori. Funziona anche come radio FM e torcia Led, e ha un dispositivo che riconosce le banconote false. Tutto al prezzo di 46 dollari (30 euro). Conviene provare.
  3. steripenSteripen puruficatrice d’acqua: ottimo quando si viaggia nei luoghi in cui è poco raccomandabile bere acqua del rubinetto, Steripen è un piccolo oggetto a forma di penna in grado di purificare l’acqua attraverso l’utilizzo di raggi ultravioletti. Le microonde annientano il Dna di batteri e virus, rendendo l’acqua completamente sana e potabile. Sono sufficienti 45 secondi per sterilizzare mezzo litro d’acqua. In questo modo si possono riempire bottiglie da fontane e rubinetti che si trovano per strada senza dover acquistare acqua minerale. Steripen ha 4 batterie che a piena carica purificano tra i 90 e i 105 litri d’acqua. Utilizzando batterie ricaricabili e un caricatore solare si eliminano costi e svantaggi.
  4. LC200_nightlightLampada solare: esistono moltissimi tipi di lampada ad energia solare che si ricaricano durante il giorno e illuminano le nostre serate all’aria aperta. Ma ce n’è uno particolarmente bello e fuori dal comune. È la Lightcap 200, di giorno comune borraccia trasparente per l’acqua, che di notte si trasforma in una lampada coloratissima. Come è possibile? La Lightcap non usa batterie, ma ha quattro piccoli Led luminosi ad energia solare che si accendono automaticamente quando si fa buio. Si può appendere dappertutto e si può svuotare prima di trasportarla. Acqua e luce di riserva in un colpo solo!
  5. Piatti e posate biodegradabili: non possono mancare nei nostri pic-nic ecologici i piatti di plastica bio. Di solito quando si fanno scampagnate o si cucina all’aperto si preferisce, per ovvi motivi, utilizzare piatti e posate di plastica. Per non inquinare e trovare la comodità e la leggerezza della plastica, possiamo sempre affidarci a piatti e posate bio, interamente realizzati con materie prime vegetali e quindi completamente degradabili. Possono essere lavati e riutilizzati, oppure gettati, senza rimorsi per l’ambiente.

Monica Paolucci

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