Copenhagen wheel: la ruota intelligente per la prima bici ibrida

E' stata presentata davanti al municipio e agli occhi dei sindaci di tutto il mondo, la Copenhagen green wheel una ruota in grado di trasformare qualsiasi bicicletta in un'elettrica a pedalata assistita, ma soprattutto di farci entrare nell'era del biking 2.0.

La scoperta della ruota ha rappresentato un punto di svolta nell’evoluzione dell’uomo. Ma quella presentata ieri davanti al municipio di Copenhagen durante il vertice sul clima e sotto gli occhi dei sindaci di tutto il mondo, è destinata ad andare oltre. Sì perché la Copenhagen green wheel è un concentrato di tecnologia in grado di trasformare qualsiasi bicicletta in un’elettrica a pedalata assistita, ma soprattutto di farci entrare nell’era del biking 2.0.

La ruota messa a punto dal MIT (Massachussets Institute of Technology) di Boston in collaborazione con l’italianissima Ducati Energia e con il supporto del Ministero dell’Ambiente italiano, di Progical Solutions LLC e del Comune di Copenhagen, può essere considerata davvero il primo esempio di bicicletta ibrida a zero emissioni.

Apparentemente, e a prima vista, disco rosso all’interno a parte, non ha niente di speciale rispetto alle normali ruote. Ma è in quell’unico mozzo color rubino che è contenuta tutta la sua innovatività: dalla batteria elettrica in grado di accumulare l’energia passiva prodotta dalla pedalata per poi rilasciarla quando necessario, come ad esempio in salita, al chip bluetooth per lo scambio delle comunicazioni; dai sensori ambientali che interagiscono con lo smartphone, all’elettronica di controllo. Il freno stesso è “zippato” all’interno di questo disco che “sprigiona tecnologia da tutti i pori”.

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In pratica, come è stato dimostrato anche durante la presentazione ufficiale alla quale ha assistito anche il Ministro Stefania Prestigiacomo, attraverso gli speciali sensori collegati via bluetooth all’iPhone collocato sul manubrio, il ciclista riceve informazioni dalla bicicletta, ma anche dal web, sulla velocità, sulla distanza percorsa, sullo stato del traffico e sui percorsi da preferire (sfruttando il GPS dell’iPhone). E addirittura sulla prossimità o meno di amici in zona o sul livello di inquinamento urbano in quel preciso punto. Tutti dati che il ciclista può decidere di trasmettere esso stesso al web server del Comune per aggiornamenti in tempo reale. L‘interazione tra la ruota posteriore e l’iPhone è costante e oltre all’elaborazione delle varie informazioni, il sistema funge da ausilio al ciclista permettendogli di scegliere tra una serie di comandi e 7 differenti modalità di pedalata.

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Negli scorsi anni si è tornati a riconoscere il valore delle biciclette“, afferma Carlo Ratti, direttore del MIT SENSEable City Laboratory e responsabile del progetto Copenhagen Wheel. “È iniziato tutto proprio a Copenhagen, e poi via via si è riscoperto il gusto di pedalare anche in altre città come Parigi, Barcellona e Montreal. È un ritorno alla bici, ma in modalità 2.0, con la tecnologia che facilita e assiste la guida e che consente nuove esperienze d’uso“.

La missione contenuta nel progetto Copenhagen Wheel, infatti, è quella di estendere l’uso della bicicletta anche verso quella parte di cittadinanza che oggi esclude a priori il concetto di andare al lavoro pedalando e, come specifica Federica Guidi, direttore generale di Ducati: “L’idea è quella di competere con le attuali bici elettriche e quindi puntiamo ad un prezzo inferiore ai mille euro“.

La ruota intelligente, stando a quanto reso noto, dovrebbe essere commercializzata entro sei mesi anche se allo stato attuale, non è stata ancora neanche brevettata, ma, come assicurano sia la Guidi che Ratti, andrà in produzione a partire dal 2010.

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