Auto solare: i 7 migliori prototipi del 2011

Auto elettriche: il futuro passa anche attraverso l'energia solare. Merito di alcune Università, che nei quattro angoli del Pianeta impieganostudenti e docenti nello sviluppo di sistemi di mobilità eco friendly sempre più indipendenti. Come dire: dove non arrivano le infrastrutture per la ricarica delle batterie (leggi: colonnine), ci pensa il Sole. Ecco, quindi, una rapida carrellata delle 5 migliori auto solari in circolazione nel 2011.

Auto elettriche: il futuro passa anche attraverso l’energia solare. Merito di alcune Università, che nei quattro angoli del Pianeta impieganostudenti e docenti nello sviluppo di sistemi di mobilità eco friendly sempre più indipendenti. Come dire: dove non arrivano le infrastrutture per la ricarica delle batterie (leggi: colonnine), ci pensa il Sole.

Ecco, quindi, una rapida carrellata delle 5 migliori auto solari “in circolazione” nel 2011.

1) Ivy, l’auto solare più veloce al mondo

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Il suo vero nome è Solar Race Sunswift IV ed è stata studiata, ideata e costruita dal Sunswift Solar Racing, una squadra di studenti e professori dell’Università australiana del New South Wales (UNSW), quest’auto solare è riuscita a superare lo scorso gennaio gli 88 km orari, abbattendo così il precedente primato del mondo per un veicolo solare di 79 km all’ora. Ha le stesse dimensioni di una berlina, ma solo il 10% del suo peso ed è alimentata con 400 celle solari in silicio, posizionate sul tetto dell’auto, che consentono di toccare una una velocità di circa 115 km orari e ottenere una velocità media di circa 85 km all’ora.

2) Sikat II, terza generazione della vettura che parteciperà al World Solar Challenge 2011

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Un po’ auto, un po’… scafo, arriva dalle Filippine e rappresenta il modello chiamato a difendere la bandiera della Nazione del sud Pacifico al World Solar Challenge 2011, che si svolgerà in Australia, fra Darwin e Adelaide, dal 16 al 23 ottobre prossimo. Sviluppata da un team interno all’Università De La Salle di Manila, formato da 22 studenti di ingegneria e sette docenti, la singolare forma della carrozzeria della SIKAT II è stata realizzata in fibra di carbonio a nido d’ape (la stessa tecnologia introdotta in Formula 1 all’inizio degli anni 80); questa tecnologia permette al veicolo un peso totale diappena 180 kg. L’alimentazione è assicurata da dei pannelli solari realizzati “in casa”, vale a dire dalla Sunpower Philippines. In più, un motore elettrico da 2 kWh permette alla SIKAT II una velocità di circa 110 km/h.

Dall’Iran…con efficienza

3) Gazelle 2

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Nonostante i disordini politici, l’Iran non ferma la propria ricerca verso la mobilità sostenibile. Un esempio arriva da Gazelle II, evoluzione della prima auto interamente alimentata a energia solare mai prodotta in Iran. La vettura, progettata da Karen Abania e da un gruppo di ricercatori universitari, rispetta i valori di leggerezza e sviluppo tecnologico propri di questo particolare settore della mobilità. Pesa, infatti, circa 150 kg – grazie alla struttura in fibra di carbonio – è sovrastata, nella parte superiore, dai pannelli solari, e può raggiungere, secondo i progettisti, una velocità massima di 150 km/h; anche se, a quanto dichiarano gli stessi ingegneri che hanno preso parte al progetto, a una velocità di 70 – 75 km/h è in grado di offrire fino a 600 km di autonomia.

4) Havyn

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Sempre dall’Iran arriva “Havyn” (sole): 5 metri (questa è la sua lunghezza) di fibra di carbonio e fibra di vetro, sormontata da 6 metri quadri di pannelli solari che immettono energia a delle batterie agli ioni di litio; queste, a loro volta, alimentano un motore elettrico da 7,5 CV in grado di muovere la “Havyn” a una velocità di 130 km/h. La vettura, che pesa solamente 160 kg, è stata realizzata da un gruppo di ricercatori e studenti dell’Università di Qazvin e presentata per la prima volta ad aprile alla sesta edizione della RoboCup 2011 IranOpen a Teheran

5) Quantum: arriva dal Michigan per prendere parte al World Solar Challenge 2011

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Chi l’ha detto che i ragazzi siano sempre più a corto di idee? Le Facoltà tecniche delle università di tutto il mondo sono piene di ingegneri in erba che propongono soluzioni interessanti. Un esempio arriva dalla statunitense Michigan University, dove un gruppo di studenti ha realizzato “Quantum”, una vettura a energia solare che, sotto una struttura (lunga 5,8 metri) costruita con l’impiego di alluminio, titanio e carbonio, pesa non più di 145 kg e raggiunge una velocità di 168 km/h (con una velocità di crociera di circa 95 km/h). Anche “Quantum” prenderà parte al 2011 World Solar Challenge, e fra le proprie peculiarità tecnologiche annovera l’equipaggiamento di un sistema Cruise control, e la possibilità di visualizzare le funzioni dell’alimentazione solare attraverso un iPhone.

6) Eolian II: energia solare made in Cile

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Dalla Facoltà di Fisica e Matematica dell’Università del Cile, ecco Eolian II, realizzata da un team di studenti e docenti in collaborazione con la Facoltà di Architettura e Urbanistica. Le caratteristiche tecniche si discostano poco dalle realizzazioni che abbiamo presentato; come loro, anche Eolian II è chiamata a una sperimentazione pratica: questa avverrà, a cavallo fra settembre e ottobre 2011, alla Atacama Solar Challenge, un viaggio di 900 km che si snoderà fra le località cilene di Iquique e Chanaral, attraverso il più arido deserto del mondo.

7) Dagli USA ecco un’Audi… sotto mentite spoglie

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Gli esempi che abbiamo presentato sono tutti accomunati da linee estremamente aerodinamiche, fatte apposta per abbinare la massima penetrazione possibile dell’aria con la massima superficie per l’alloggiamento dei pannelli solari. E se volessimo progettare una “vera” auto a energia solare? Ci hanno pensato alcuni studenti dell’Università della Georgia, che hanno creato una speciale Audi TT (proprio la elegante e sportiva coupé di Ingolstadt) riconvertita a energia solare. La vettura è alimentata da due batterie, che possono essere ricaricate attraverso una comune “presa” domestica; per tutti i servizi di bordo (vetri elettrici, condizionatore, illuminazione, servosterzo e servofreno) l’alimentazione è garantita da dei pannelli solari che trovano posto sul cofano anteriore, sul tetto e sul baule posteriore.

Piergiorgio Pescarolo

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