La strada che ricarica le auto elettriche in movimento: al via i test in UK

Immaginate di guidare un veicolo elettrico e di non dovervi mai fermare per ricaricarne le batterie, perché queste si ricaricano proprio mentre guidate, grazie alle particolarissime caratteristiche della strada che state percorrendo. Sembra utopia, e invece, grazie all'innovativa tecnologia "charge-as-you-drive", che sta per essere messa alla prova in Regno Unito, potrebbe diventare presto realtà.

Immaginate di guidare un veicolo elettrico e di non dovervi mai fermare per ricaricarne le batterie, perché queste si ricaricano proprio mentre guidate, grazie alle particolarissime caratteristiche della strada che state percorrendo. Sembra utopia, e invece, grazie all’innovativa tecnologia charge-as-you-drive, che sta per essere messa alla prova nel Regno Unito, potrebbe diventare presto realtà.

Entro la fine dell’anno, infatti Highways England, la società che gestisce le autostrade britanniche, inizierà ad effettuare dei test sulla tecnologia che permette di ricaricare le auto elettriche ed ibride mentre si muovono su una corsia appositamente realizzata. I test saranno portati avanti per circa diciotto mesi, su circuiti esterni alla rete viaria pubblica.

Il progetto passerà ad una fase successiva, coinvolgendo strade e autostrade, solo dopo il 2017 e solo se i risultati conseguiti nella fase di prova saranno giudicati soddisfacenti: l’obiettivo è verificare la sicurezza e l’efficacia della tecnologia, oltre che valutare il rapporto tra i costi e i benefici.

In attesa che il periodo di prova ne confermi o meno la bontà, dobbiamo ammettere che l’idea della ricarica in movimento ha un fascino enorme, in quanto permetterebbe ai veicoli a basse emissioni di percorrere lunghi tratti di strada e autostrada senza doversi fermare: una soluzione che consentirebbe alle auto elettriche di conseguire un’autonomia maggiore, andando a colmare il gap con quelli ‘tradizionali’ e rendendole più abbordabili e convenienti per i cittadini.

Ma come funziona, in concreto, la tecnologia “charge-as-you-drive“? Nel corso dei test effettuati da Highways England, al di sotto del manto stradale saranno installate sia delle apparecchiature in grado di replicare le condizioni autostradali che dei cavi elettrici; questi ultimi genereranno dei campi elettromagnetici, che saranno raccolti da una bobina e convertiti in energia elettrica. I veicoli in movimento verranno così ricaricati via wireless, grazie a dei dispositivi appositamente installati a bordo.

highways england veicoli elettrici 01

La possibilità di ricaricare veicoli a basse emissioni mentre sono in movimento offre prospettive molto interessanti.” – ha dichiarato Andrew Jones, Ministro dei Trasporti del Governo britannico – “Il Governo ha già stanziato 500 milioni di sterline per i prossimi cinque anni, con l’obiettivo di mantenere la Gran Bretagna all’avanguardia sul fronte di una tecnologia che contribuirà a creare posti di lavoro e che favorirà la crescita dell’intero settore.”

Per quanto innovativo, il progetto portato avanti in Regno Unito non tuttavia è il primo nel suo genere: già nel 2013, una città della Corea del Sud ha realizzato ben 12 km di corsie che permettevano agli autobus equipaggiati con appositi dispositivi di essere ricaricati in movimento.

E, mentre si attende che Highways England diffonda ulteriori dettagli, non sono mancate delle voci critiche, che mettono in dubbio la convenienza economica della tecnologia “charge-as-you-drive“, in un momento in cui le case automobilistiche stanno compiendo importanti passi in avanti per garantire una maggiore durata delle batterie.

Ha senso fare delle prove, e naturalmente la tecnologia funziona.” – ha commentato in proposito Paul Nieuwenhuis, direttore delle Electric Vehicle Centre of Excellence della Cardiff Business School – “Ma sembra un progetto molto ambizioso. Il costo è il problema maggiore e non sono convinto che ne valga la pena. La tecnologia delle batterie sta migliorando, basti pensare agli obiettivi raggiunti da Tesla negli ultimi anni, che apportano continui miglioramenti sul fronte della durata. Per questo, non sono sicuro che ci sia effettivamente bisogno di un progetto simile.

Le tecnologie legate alla mobilità elettrica, insomma, continuano a progredire: tra idee innovative e test di fattibilità, il settore sembra essere in pieno sviluppo, tanto da spingerci ad immaginare un futuro non troppo lontano in cui il numero degli veicoli a basse emissioni che circolano sulle nostre strade potrà superare quello dei veicoli più inquinanti.

Lisa Vagnozzi

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