Raw food: mangiare crudo per vivere sani

Intervista ad René Andreani, studioso di alimentazione naturale e terapie olistiche, autore di libri di successo, caposcuola dei fruttariani italiani ma che attualmente segue una dieta vegan crudista.

Raw food, la dieta crudista raccontata da René Andreani, studioso di alimentazione naturale e terapie olistiche, autore di libri di successo, caposcuola dei fruttariani italiani ma che attualmente segue una dieta vegan crudista. L’abbiamo incontrato al Sana nell’ambito della conferenza di presentazione del suo libro “Mangiar crudo per vivere sani: raw food” e gli abbiamo posto alcune domande su quella che per lui è una vera e propria filosofia di vita portata avanti da molti anni con grande entusiamo.

Come è arrivato al crudismo, perché questa scelta?

Ho iniziato seguendo gli insegnamenti del professore Armando D’Elia, sono partito da degli studi che sono stati fatti sulle origini dell’umanità, quando viveva l’Australopithecus Afarensis. Queste ricerche sono tornate indietro di 3 milioni e mezzo di anni, facendo degli esami anatomici sulla striatura dei denti, sulle ossa, ecc. della famosa Lucy (resti di scheletro di un Australopithecus donna n.d.r). Ci si è resi conto che allora, come ancora oggi, per la lunghezza del tubo digerente, l’intestino, la saliva e alcuni acidi che servono per digerire, siamo animali prevalentamente fruttariani e vegan-crudisti, allora infatti queste persone mangiavano frutti, bacche, alcune radici e qualche insetto. In seguito a questi studi, circa 30 anni fa ho deciso di iniziare a sperimentare: prima sono diventato vegetariano, poi ho capito che latte e formaggi non fanno così bene, allora ho fatto un salto e sono diventato vegano, poi continuando a fare le mie letture ho scoperto che il mangiare crudo è decisamente meglio del mangiare cotto, perché la cottura provoca una mutazione termica. Ho iniziato così a limitare i cibi cotti a favore di quelli crudi. Il cibo crudo è un cibo vivo quello cotto è un cibo morto. Un ulteriore salto di qualità l’ho fatto quando, insieme ad un amico Alfio Libralato (pioniere italiano dei fruttariani), ho scelto di mangiare solo frutta per vedere se si poteva fare. Poi però nel tempo mi sono reso conto che, per chi vive in un clima come quello italiano o peggio ancora quello tedesco o svedese, mangiare solo frutta per tutta la vita è difficile.

Quindi cosa mangia (o dovrebbe mangiare) un crudista?
Quello che io consiglio, senza grossi fanatismi, è una dieta fatta prevalentemente da frutta e verdura cruda, germogli, alghe, fiori, erbe spontanee, frutta, poi ogni tanto anche roba cotta, in particolare d’inverno quando fanno piacere cibi caldi. Poi c’è il discorso acqua, dovremmo bere acqua alcalina, ionizzata, piena di ossigeno invece beviamo acqua di rubinetto (comunque la migliore) o quella minerale, imbottigliata anche uno o due anni prima e che magari è rimasta nelle bottiglie di plastica al sole…

Questo genere di dieta non può comportare carenze?
Se uno la fa ruotando tutti i tipi di frutta, erba, germogli, alghe e super food… è una dieta assolutamente completa, completa anche di vitamina B12 e aminoacidi. Comunque superati i 50 anni, anche alle persone che credono di non essere in carenza di B12, consiglio una volta alla settimana di prendersi una pillolina di questa vitamina. La mia esperienza comunque è molto positiva, sto arrivando a 75 anni: da 40 anni non vedo un medico, non faccio un’analisi ufficiale, non sono mai stato ricoverato in ospedale né operato e sto bene, scrivo, il cervello funziona! Non bisogna però fare i fanatici, qualche volta si può fare uno strappo alla regola.

Naturalmente tutti i cibi crudi devono essere biologici…
Per stare in buona salute non basta mangiare ciliegie o zucchine biologiche se poi si è rancorosi, pieni di rabbia e sentimenti negativi. Per stare in salute bisogna fare le cose che si amano e si ha voglia di fare, con l’Associazione Vegetariana Italiana ho fatto delle magliette con su degli slogan, te ne leggo alcune molto indicative: “le persone sono ciò che immaginano, pensano, conoscono, sperimentano e quello che respirano, bevono o mangiano”. “Solo chi si assume la responsabilità della propria salute può guarire davvero”. “La vera rivoluzione è cambiare qualcosa di noi stessi ogni giorno”.

Ci dia qualche consiglio finale per mantenerci in buona salute…
Mangiare poco, masticare lentamente, camminare il più possibile tutti i giorni e ogni tanto concedersi uno strappo!

Francesca Biagioli

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