La Norvegia a corto di burro. Quali alternative?

La Norvegia rischia di rimanere priva dell’ingrediente utilizzato più frequentemente dalle famiglie per la preparazione dei tipici dolci natalizi scandinavi: il burro. I norvegesi hanno rapidamente espresso il proprio sconforto di fronte all’impossibilità di reperirne la quantità necessaria a soddisfare la loro golosità durante le feste, toccando picchi di disperazione che sfiorano l’assurdità.

La Norvegia rischia di rimanere priva dell’ingrediente utilizzato più frequentemente dalle famiglie per la preparazione dei tipici dolci natalizi scandinavi: il burro. I norvegesi hanno rapidamente espresso il proprio sconforto di fronte all’impossibilità di reperirne la quantità necessaria a soddisfare la loro golosità durante le feste, toccando picchi di disperazione che sfiorano l’assurdità.

Pare che le motivazioni per la scarsità di burro che la Norvegia si trova ad affrontare siano molteplici. A suscitare la preoccupazione dei norvegesi è innanzitutto il decremento della produzione di latte, dovuto ad una stagione estiva eccessivamente piovosa, che non ha permesso agli allevatori di avere a disposizione foraggio di qualità per il nutrimento delle mucche.

Sembra proprio inoltre che i norvegesi negli ultimi tempi siano ancora più avvezzi ad un’alimentazione ipercalorica e ricca di grassi animali, in cui il burro gioca un ruolo fondamentale. La soluzione più semplice sarebbe importare l’ingrediente dalla Danimarca, uno dei maggiori scali commerciali per i prodotti caseari, ma ciò comporterebbe elevati dazi doganali, dato che la Norvegia si trova al di fuori della Comunità Europea.

Il prezzo delle scorte di burro restanti è rapidamente salito alle stelle, tanto che l’acquisto di un panetto da 500 grammi ha toccato il costo esorbitante di 350 euro nel corso di una vendita online, davvero una cifra improponibile anche per gli abitanti della nazione europea con il Pil pro capite più elevato. Il burro viene venduto a peso d’oro e pare che i norvegesi siano comunque pronti a compiere follie per acquistarlo.

C’è chi ha pensato di chiedere aiuto all’estero tramite i Social Network, con una bizzarra richiesta rivolta al popolo del Web, affinché qualcuno intervenga per salvare i norvegesi da un futuro da vegani. A nostro parere, è proprio dai vegani che gli scandinavi dovrebbero prendere ispirazione per riuscire a preparare in ogni caso i loro amati dolci natalizi senza utilizzare i tanto agognati derivati del latte.

Una delle soluzioni possibili potrebbe essere quella di rivolgersi ad una delle alternative vegetali al burro. Per la preparazione dei dolci esso infatti può essere sostituito, ad esempio, da olio di riso o da olio di semi di girasole spremuto a freddo, nonché da margarina vegetale (meglio se priva di grassi idrogenati) o da burro di cacao alimentare.

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