“Conserve della nonna”: marmellate a km zero prodotte con l’energia pulita

Ci sono imprese che per fortuna hanno a cuore la natura e con essa il nostro stesso destino! Aziende potremmo dire virtuose e innovative il cui scopo principale rimane sempre – questo è chiaro, come per tutte le realtà commerciali – quello di vendere i propri prodotti e fare profitto, ma nel farlo cercano di rispettare precisi standard etici.

Ci sono imprese che per fortuna hanno a cuore la natura e con essa il nostro stesso destino! Aziende potremmo dire virtuose e innovative il cui scopo principale rimane sempre – questo è chiaro, come per tutte le realtà commerciali – quello di vendere i propri prodotti e fare profitto, ma nel farlo cercano di rispettare precisi standard etici.

Se fra questi c’è quello di arrecare, nel produrre questi prodotti, il minor danno possibile all’ambiente, noi di greenMe, come tutti coloro a cui sta a cuore la salute del nostro pianeta, non possiamo che esserne felici auspicando che sempre più aziende adottino comportamenti per l’appunto green! Una fra queste è il Gruppo Fini che fra i suoi svariati marchi e prodotti produce le “Conserve della Nonna” ( ) (sughi, legumi, confetture attraverso diverse linee di prodotto, fra cui una anche bio) per produrre le quali si serve di tecnologie ecologiche.

In particolare nello stabilimento di Ravarino, nel cuore dell’Emilia dove dal ’73 si producono le Conserve, ha dato vita a un nuovo progetto incentrato sull’energia pulita, celebrando così – come tiene a sottolineare il management aziendale – “un connubio importante fra la naturalità dei nostri prodotti e il rispetto per l’ambiente. E proprio lì – viene sottolineato – dove l’amore per la terra e la voglia di tradizione sono più forti, abbiamo deciso di pensare alla genuinità del nostro futuro”. Riuscendo pienamente in questo loro intento dobbiamo dire!

Fotovoltaico_conserve

Come? Partendo innanzitutto dalle materie prime che compongono i loro prodotti: sono tutte fresche e a km zero. La lavorazione della frutta è, infatti, effettuata entro 24 ore dalla raccolta in quanto l’approvvigionamento avviene per la maggior parte dei prodotti da zone limitrofe, abbattendo le emissioni di lunghi viaggi di trasporto. E poi, sempre nella volontà generale di questo marchio di coniugare lo spirito della tradizione e la voglia di eco-innovazione, puntando sull’utilizzo di pannelli fotovoltaici attraverso i quali nello stabilimento produttivo di Ravarino, con una produzione netta di 733.126 kWh all’anno, si riesce a realizzare un risparmio annuo di 465.535 Kg di CO2 emessa in atmosfera.

Investire in eco-sostenibilità paga sempre, non bisogna mai dimenticarlo e questo lo sa bene chi sa andare oltre l’immediato essendo invece un po’ più lungimirante. Innanzitutto perché permette di abbattere alla lunga i costi di produzione contribuendo allo stesso tempo a dare una mano al pianeta con ovvi ritorni anche di immagine e di fiducia da parte del consumatore. “Gli impianti fotovoltaici dello stabilimento – sottolinea l’azienda – sono in grado di coprire la quasi integralità del fabbisogno di energia per i nostri prodotti: una garanzia importante per chi, come noi, crede nell’uso sostenibile delle risorse naturali perché per noi genuinità significa amore e rispetto per l’ambiente. Un valore unico da difendere”.

Parole sante potremmo dire se rispettate fino in fondo, sempre e comunque, crisi o non crisi, che purtroppo sta portando invece sempre più aziende a tagliare sulla qualità degli ingredienti abbassando pertanto di conseguenza notevolmente la soglia di rispetto della natura e di affidabilità dei loro prodotti. Per cui ben vengano aziende come queste, volenterose a investire in progetti eco-sostenibili! La natura, il pianeta, e di conseguenza noi che lo abitiamo, abbiamo bisogno di un impegno concreto e questa è una piccola goccia nell’oceano delle azioni etiche e di buon senso che si potrebbero fare in questo nostro mondo ancora non sufficientemente attento, nonostante i tanti proclami teorici, alla salvaguardia dell’ambiente!

Vincenzo Petraglia

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