Sai cosa c’è dentro i salumi? Quello che non ti dicono sulla carne di maiale lavorata (VIDEO)

Salsicce, prosciutti e salami. Da dove viene la loro carne? Anche dal Belgio, dove i maiali sono stati alimentati per anni con i fanghi di depurazione. O meglio, i fanghi delle fogne sono stati mischiati nei mangimi. E alla fine di questo ciclo di smaltimento ci sono gli animali usati per i prodotti lavorati. E noi non lo sapremo mai

Salsicce, prosciutti e salami. Da dove viene la loro carne? Anche dal Belgio, dove i maiali sono stati alimentati per anni con i fanghi di depurazione. O meglio, i fanghi delle fogne sono stati mischiati nei mangimi. E alla fine di questo ciclo di smaltimento ci sono gli animali usati per i prodotti lavorati. E noi non lo sapremo mai.

Dietro l’etichetta Made in Italy, infatti, in realtà spesso c’è un’origine straniera. Cosa significa quindi “made in Italy” nel mondo degli insaccati? Sapevate che oggi è sufficiente che un maiale straniero venga lavorato in Italia per prendere la nostra “cittadinanza”? L’italianità è quasi sempre solo apparente nei prodotti lavorati. Ed è tutto regolare.

Avete capito bene, la tracciabilità per le carni di maiale lavorate oggi non è prevista. Dal primo aprile del 2015, Bruxelles ha imposto la tracciabilità delle carni suine, ma solo per quelle fresche, non per quelle lavorate. È quanto sottolinea l’inchiesta “I peccati della carne” firmata da Emilio Casalini per la rubrica “Nutrire il pianeta” di Report, curata da Sabrina Giannini in occasione dell’Expo 2015.

Il consumatore, quindi, oggi continua a non sapere da dove venga il maiale utilizzato per fare i prosciutti che non sono marchiati DOP, a denominazione di origine protetta. Un’assenza di trasparenza che vale anche per tutte le altre lavorazioni fatte con carne di maiale, di cui non si conosce l’origine. Questa informazione carente espone ovviamente il consumatore a tutti rischi del caso.

Naturalmente è proprio il consumatore che sceglie, decidendo che cosa mangiare. E se sa, sceglie meglio. Riflettiamo e apriamo la mente. Le nostre scelte sono importanti per gli animali, il pianeta e la nostra salute, a partire dalla spesa.

Roberta Ragni

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