Anacardi: perché sono considerati veri e propri antidepressivi naturali

Anacardi, ottimi non solo come spuntino salutare di metà mattina o metà pomeriggio, ma anche come veri e propri antidepressivi naturali.

Tra la frutta secca tutti conosciamo e consumiamo più o meno frequentemente noci, nocciole, mandorle e pistacchi. Meno conosciuti ma altrettanto benefici sono gli anacardi, ottimi non solo come spuntino salutare di metà mattina o metà pomeriggio ma anche come veri e propri antidepressivi naturali.

Tutte le noci e i semi oleosi vantano spesso un lungo elenco di proprietà, ma ce ne sono alcuni che più di altri hanno effetti sorprendenti. Tra questi ci sono proprio gli anacardi che, oltre a contenere grassi benefici, vitamine del gruppo B, magnesio, aminoacidi essenziali e altre sostanze che hanno effetti benefici sul cervello, riescono anche a ridurre ansia, stress e persino trattare casi di depressione lieve.

Vediamo allora nello specifico quali sono queste sostanze nutritive in grado di agire positivamente e in maniera del tutto naturale sull’umore:

TRIPTOFANO

Gli anacardi sono un’ottima fonte di triptofano (100 grammi ne contengono circa 400mg). Si tratta di un aminoacido essenziale presente nella maggior parte dei cibi vegetali che il nostro corpo ha bisogno di assumere necessariamente tramite l’alimentazione perché non è in grado di produrlo autonomamente. Questa sostanza è un precursore della serotonina, conosciuta come l’ormone del buonumore. Senza triptofano nella nostra dieta, non solo non potremmo produrre serotonina nella maniera più efficace ma non riusciremmo neppure ad utilizzarla al meglio. Questo amminoacido infatti aiuta anche ad assorbire la serotonina a livello cerebrale.

Per tutte queste motivazioni c’è chi ritiene che una giusta dose di anacardi possa andare degnamente a sostituire il Prozac o altri antidepressivi ad azione simile, in quanto anche questi farmaci agiscono sui livelli di serotonina ma lo fanno in maniera chimica. La pensa così il dottor Andrew Saul, nutrizionista clinico e esperto di medicina molecolare, che ha più volte espresso il suo parere riguardo all’utilizzo di prodotti chimici di sintesi quando, al contrario, ci sarebbe la possibilità di servirsi di prodotti naturali, ugualmente efficaci e senza effetti collaterali.

Oltre a essere un precursore della serotonina, il triptofano lo è anche della melatonina, ormone che regola il ritmo sonno veglia. Ecco perché è consigliato mangiare alimenti ricchi di questo aminoacido, (come appunto gli anacardi ma anche il riso), la sera. Aiutano infatti il rilassamento e favoriscono un sonno migliore e più profondo.

MAGNESIO

Gli anacardi sono ricchi di magnesio, anche più delle mandorle. Come sappiamo il magnesio è fondamentale per il buon funzionamento del sistema nervoso e avere buoni livelli di questo minerale nel corpo contribuisce a scongiurare il rischio di ansia e depressione.

VITAMINA B6

Tra le sostanze contenute negli anacardi c’è la vitamina B6 che aiuta l’assorbimento della serotonina nel corpo. È utile anch’essa quindi, un po’ come il triptofano, a migliorare la salute del sistema nervoso e del cervello, riducendo la depressione.

GRASSI BUONI

Gli anacardi sono ricchi di grassi buoni, utili a tante funzioni dell’organismo ma anche importanti a mantenere stabile l’umore e prevenire la depressione. Grassi fondamentali dunque non solo al benessere del cuore ma anche a quello dello spirito.

È evidente che la depressione è un problema di salute serio che non deve essere preso alla leggera. Ovviamente nei casi più importanti non può essere sufficiente una cura fatta per conto proprio utilizzando solo gli anacardi, è necessario invece affidarsi a professionisti esperti.

C’è da dire di contro però che una dieta sana, ricca di alimenti vegetali che contengono tutta quella serie di sostanze utili a sistema nervoso e cervello di cui abbiamo parlato, possono contribuire molto e bene a tenere lontane ansia, stress e depressione.

Ti potrebbe interessare anche:

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook