Mc Donald’s vs Pizza: da Napoli il contro-spot a favore della pizza

McDonald's ha lanciato uno spot in cui un ragazzino predilige un Happy Meal a una più salutare pizza. Rispondono i napoletani...

We love Pizza, non c’è niente da fare. Puoi dirmi mille volte che quel panino è buono, ma mio figlio la pizza – quasi inserita nella “Lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità” – la preferisce di gran lunga. Non ha (non ho) dubbi.

Andiamo con ordine: il colosso del cibo global McDonald’s in occasione dell’Expo ha deciso di inventarsi uno spot in cui un ragazzino, dall’apparenza di poco più di 4 anni, dichiara con voce squillante di prediligere l’Happy Meal, ossia la famosa scatoletta di cartone contenente un panino (o un toast o delle crocchette), le (salatissime) patatine, il dessert (ah ma qui c’è a scelta anche uno yogurt bio…), la bevanda (quasi sempre i mocciosetti scelgono la Coca Cola) e un regalino (l’elemento principe dal giro di marketing impressionante).

Nello spot, un video di venti secondi caricato su YouTube, il cameriere chiede impacciato al piccolo attore “E tu che pizza vuoi?” e il bimbetto risponde senza remore: “Un Happy meal”, fiero nanerottolo che toglie dall’imbarazzo una mamma e un papà in evidente stato confusionale. E allora la location cambia e, ops!, la famiglia si ritrova, sorridente come prima non era, proprio nel fast food della M gialla. “Tuo figlio non ha dubbi“, sentenzia sul finale una voce fuori campo.

Certo che Mc Donald’s le spara grosse. Sul “tuo figlio non ha dubbi” di dubbi invece vengono a me e mi sento di dire in tutta franchezza che i nostri figli mangiano quello che noi propiniamo loro, compreso il junk food, e se un bimbo “non ha dubbi” se preferire un hamburger a una pizza è perché l’hanno deciso i genitori in prima istanza. Idem per tutto ciò che riguarda il resto, dalla pasta alle verdure alla carne in genere.

Lo spot, comunque, ha fatto drizzare i capelli all’associazione “Verace pizza napoletana” e all’Istituto nazionale della pizza. E la Regina Margherita si è rivoltata nella tomba (tradizione vuole che nel 1889, per onorare la regina d’Italia, Margherita di Savoia, un abbia creato proprio la pizza Margherita).

Di tutta risposta è arrivata istantanea la controproposta napoletana: ossia la pizza “a portafoglio” (un euro, un euro e cinquanta…), quella piegata in quattro parti in modo da poterla gustare mentre si passeggia. Così, un video diffuso dalla pagina Facebook “Le avventure culinarie di Puok e Med” e dal suo fondatore Egidio Cerrone, ne ha dette quattro con un pupo che storce il naso dinanzi a un vassoio di patatine e panini e gusta poi una bella pizza piena di pomodoro.

Ora basta protesta – incalza Massimo Di Porzio, vice presidente dell’associazione di pizzaioli – Il nostro ufficio legale sta valutando le azioni da intraprendere per mettere fine al vergognoso attacco contro un simbolo della dieta mediterranea. Benché siano inconfutabili qualità e gradimento di cui la pizza napoletana gode, è ignobile comparare due prodotti tanto diversi solo per sconsigliare la pizzeria. È chiaro che il colosso americano tenti di screditare il suo maggior competitor. Non è la prima volta che McDonald’s attacca le nostre tradizioni. Se le azioni ci ripagheranno, saranno trasformate in corsi di educazione alimentare per bambini“.

Insomma, passato il periodo in cui il bimbetto della pubblicità chiedeva timido con le manine sul bancone “un happy meal per favore” e ancora non se ne faceva tutto questo vociare, ora il colosso americano deve fare i conti con i tempi che sono cambiati e con una gran fetta della popolazione mondiale che pone un occhio di riguardo alla propria alimentazione e al modo in cui i cibi vengono prodotti e distribuiti.

Se poi vai a scontrarti con mostri sacri come la pizza…

Germana Carillo

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