RAEE: dalla UE nuove norme per i rifiuti elettronici

Dopo il decreto uno contro uno per aumentare la raccolta e il conseguente riciclo dei rifiuti elettronici arrivano dalla UE nuove norme che disciplineranno i RAEE e che permetteranno ai consumatori di restituire i piccoli apparecchi, come ad esempio i cellulari, direttamente ai rivenditori senza dover acquistarne uno nuovo.

Dopo il decreto uno contro uno per aumentare la raccolta e il conseguente riciclo dei rifiuti elettronici arrivano dalla UE nuove norme che disciplineranno i RAEE e che permetteranno ai consumatori di restituire i piccoli apparecchi, come ad esempio i cellulari, direttamente ai rivenditori senza dover acquistarne uno nuovo.

È stato approvato ieri, infatti, dal Parlamento europeo l’aggiornamento della direttiva 2003 sulla gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Waste Electrical and Electronic Equipment – WEEE). Le nuove regole previste dovranno ora essere approvate formalmente dal Consiglio per poi essere pubblicate sulla Gazzetta ufficiale. Dopodiché gli Stati membri della UE avranno 18 mesi per adeguarsi e recepire le disposizioni nella propria legislazione nazionale.

Ma quali sono le principali novità contenute nelle norme appena approvate?

  1. Incremento raccolta e riciclo

Tutti gli Stati membri dovranno raccogliere 45 tonnellate di RAEE per ogni 100 tonnellate di beni messi sul mercato nei tre anni precedenti. Detto così potrebbe sembrare difficile, ma in parole povere occorrerà incrementare la raccolta di rifiuti elettronici anche nei casi in cui venga già rispettato l’attuale obiettivo forfettario di 4kg per persona l’anno.

Inoltre, come si può leggere dal comunicato “Entro il 2019, la cifra dovrà salire al 65% o, in alternativa, si potrà raccogliere l’85% dei rifiuti di materiale elettronico prodotto, due misure stimate equivalenti”

E per una volta l’Italia non figura tra i paesi che devono migliorare le loro infrastrutture per raggiungere tali obiettivi e che saranno costretti a richiedere una proroga fino al 2021 (Su questo fronte il nostro Paese ha infatto messo a punto un sistema che ha fatto scuola anche a livello europeo).

  1. Piccoli dispositivi elettronici tornano al mittente

Dove lo butto il vecchio cellulare? Quante volte ci siamo fatti questa domanda e, per aiutare i consumatori il Parlamento ha previsto la possibilità di restituire ai rivenditori piccoli dispositivi elettronici (come appunto i telefonini) nei grandi negozi di settore (da 400m2 in su), senza l’obbligo di acquistare un altro prodotto come previsto nell’attuale decreto uno contro uno.

  1. Recupero dell’oro

Oltre alla quantità di RAEE raccolti, dovranno incrementare anche i tassi di riciclaggio all’80% attraverso il miglioramento delle tecnologie in modo da recuperare le materie prime più preziose come ad esempio l’oro utilizzato per i circuiti elettronici, ma anche attraverso la commercializzazione di prodotti progettati per essere riciclati più facilmente.

  1. Esportazione di prodotti elettronici

Le nuove norme approvate dal Parlamento prevedono anche controlli più severi sugli imbarchi illegali onde evitare il traffico di questi rifiuti in paesi in cui le condizioni di lavoro siano precarie e pericolose per i lavoratori e per l’ambiente. In questa ottica non sarà più compito dei funzionari doganali, ma degli esportatori stessi dimostrare che le merci sono state spedite per la riparazione o il riutilizzo secondo i casi previsti dalla nuova legislazione.

  1. Riduzione della la burocrazia

In un ottica del raggiungimento dgli obiettivi, verrà semplificata la vita anche ai produttori che continueranno a contribuire finanziariamente al processo di recupero e riciclaggio, ma attraverso procedure più snelle oltre alla possibilità di “nominare dei rappresentanti sul posto invece di dover necessariamente stabilire una sede legale in ogni paese in cui operano” in modo da evitare la doppia imposizione della tassa di registrazione tra Stati membri.

Dopo difficili negoziati sono molto soddisfatto del fatto che siamo riusciti ad accordarci su tassi di raccolta ambiziosi, ma raggiungibili. L’Europa adesso recupererà più materiale grezzo, il che è un’ottima notizia sia per l’economia sia per l’ambiente” ha dichiarato il relatore Karl-Heinz Florenz (PPE, DE), dopo che l’accordo è stato approvato, per alzata di mano, da una schiacciante maggioranza.

Simona Falasca

Scarica anche:

Le statistiche Eurostat con la mappa della raccolta di rifiuti di prodotti elettronici divisa per paesi

 

 

 

 

 

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