E-cat: Rossi non è più proprietario dell’azienda

Il controllo dell'E-Cat non sarebbe più nelle mani di Andrea Rossi perché la sua azienda sarebbe stata venduta ad alcuni sconosciuti investitori

E-Cat, Rossi avrebbe perso il controllo del suo dispositivo basato sulla fusione fredda? È quanto emerge dal Journal of Nuclear Physics, il blog dell’ingegnere, confermato anche da EnergyCatalyzer.com. Non in senso puramente fisico, si intende. Risponendo all’offerta da 1 milione di dollari fatta da Dick Smith, Rossi ha ammesso che non era in grado di accettare la sfida postagli dagli scettici australiani perché la sua azienda è stata venduta ad alcuni investitori.

Sebbene ne sia rimasto l’Amministratore Delegato, Rossi di fatto non sarebbe più il proprierario della Leonardo Corporation. Di conseguenza, prima di accettare la proposta australiana avrebbe dovuto parlarne con i legali dei nuovi investitori.

Intanto, in risposta ad un post, Rossi ha ammesso anche di aver lasciato cadere il suo accordo con la National Instruments, società di elettronica americana perché gli investitori che adesso avrebbero in mano l’E-Cat, avrebbero preso accordi con un altro fornitore. Ma non dice chi sia.

Ciò potrebbe fornire una prima indicazione sul fatto che gli investitori non sarebbero americani ma avrebbero a che fare con un’altra azienda di elettronica di grandi dimensioni. Il condizionale è d’obbligo. Peccato che Rossi non abbia rivelato quale.

Si ipotizza anche che possa trattarsi del governo cinese o del suo esercito. L’utente Iggy Dalrimple ha chiesto inoltre se uno qualsiasi degli azionisti fosse una nota venture capitalist o una altrettanto nota società. Ma Rossi si è trincerato dietro ad un no comment, precisando però che “tutta la tecnologia è in un deposito a garanzia a cui avranno accesso solo alcune persone”.

Intanto anche la National Instruments in una nota ha confermato di non avere più rapporti con Andrea Rossi e con l’E-Cat. A confermarlo è stata Julia Betts, Corporate Communications and Investor Relations Manager della società, che ha però precisato: “La National Instruments sta collaborando con Università e Centri di Ricerca di tutto il mondo seguendo i ricercatori e gli scienziati che stanno lavorando sulle Low Energy Nuclear Reactions“.

La NI starebbe dunque puntanto alle LENR, ma senza l’aiuto di Rossi.

Francesca Mancuso

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