Incentivi rinnovabili: un conto energia per il solare termico?

Secondo Passera, presto si saranno nuovi incentivi per il settore termico. Ma per le associazioni si tratta di finanziamenti dedicati solo al pubblico

Un nuovo conto energia dedicato alle rinnovabili termiche. A ribadirlo è stato il Ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, durante l’incontro per la presentazione del Fondo rotativo di Kyoto. Dopo i vari sistemi di incentivi legati al fotovoltaico, anche il settore termico potrà usufruire di un trattamento simile.

E sebbene Passera non si sbilanci sulle soluzioni che in futuro dovrebbero introdurre i nuovi incentivi per il termico, non nega tale possibilità: “Oggi sarebbe troppo anticipare qualcosa”, ha detto, ma al Ministero si lavora per fornire un “grosso sostegno alle rinnovabili termiche”.

Qualche mese fa anche il Ministro dell’Ambiente Clini aveva rassicurato sul fatto che il governo avrebbe puntato ad altre fonti rinnovabili di energia oltre al fotovoltaico. Ma in realtà, già oggi il D.Lgs 28/2011 prescrive che “l’accesso agli incentivi statali di ogni natura è consentito, a condizione che, a decorrere da due anni dall’entrata in vigore del presente decreto legislativo, i pannelli siano dotati di certificazione Solar Keymark”.

Di conseguenza, i pannelli che saranno installati grazie al nuovo conto energia per il termico dovranno possedere la certificazione Solar Keymark. Come ha spiegato in una nota l’IMQ, il più importante ente di certificazione italiano, si tratta di un marchio “riconosciuto a livello europeo e sviluppato dal CEN (European Committee for Standardization) che attesta la conformità dei collettori solari termici alle norme EN, e può essere rilasciato solo da pochi organismi accreditati“.

Ma secondo Assotermica, probabilmente i nuovi incentivi non riguarderanno i soggetti provati ma solo il comparto pubblico: “Le ultime voci che ci arrivano a riguardo e le bozze circolate a fine gennaio limitano l’applicazione del Conto energia termico al settore pubblico, escludendo il privatoha spiegato Stefano Casandrini, responsabile del settore rinnovabili di Assotermica. A tal proposito l’associazione aveva chiesto una stabilizzazione del Conto energia termico estendendolo anche al pubblico, finora escluso dalle detrazioni, ma mantenendo l’incentivazione assolutamente anche per il settore privato”.

Il timore è che tali incentivi non favoriscano i cittadini ma “interventi che non avrebbero necessità di essere incentivati“.

Francesca Mancuso

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