Comunità Solare locale: nel bolognese il fotovoltaico alla portata di tutti che fa risparmiare sulle bollette

Ridurre i consumi energetici e scegliere le rinnovabili. A Bologna non diventa più una questione personale ma collettiva. In alcuni comuni, infatti, cittadini e pubblica amministrazione si sono stretti la mano per creare la prima Comunità Solare Locale del nostro paese

Ridurre i consumi energetici e scegliere le rinnovabili. A Bologna non diventa più una questione personale ma collettiva. In alcuni comuni, infatti, cittadini e pubblica amministrazione si sono stretti la mano per creare la prima Comunità Solare Locale del nostro paese. E con appena 15 euro, diventando soci, si potranno ottenere check-up energetici della propria abitazione per individuare gli sprechi e si potranno richiedere energia e buoni premio, dimostrando l’effettiva diminuzione dei consumi energetici usando le rinnovabili.

Un’iniziativa nata di recente, con l’obiettivo di puntare alle energie pulite per l’energia necessaria a soddisfare le abitazioni. In totale sono 6 i comuni interessati: Casalecchio di Reno con 100 kWp, Medicina con 63 kWp, Zola Predosa con 45 kWp, Sasso Marconi con 42 kWp, San Lazzaro di Savena e Ozzano dell’Emilia.

Essi hanno firmato un accordo per fornire supporto alle singole Comunità Solari Locali dei rispettivi territori comunali. In alcuni di essi, l’amministrazione ha messo a disposizione delle aree dove sono stati installati degli impianti fotovoltaici, successivamente assegnati ai soci della Comunità Solare attraverso delle quote. Come fare per diventare soci? Basta versare una quota di 15 euro all’anno. Incredibile ma vero.

Spiega ComunitàSolare sul proprio sito che il Socio energetico è colui che beneficia di tutti i vantaggi della sua Comunità Solare, che ga ricevuto il check-up al momento dell’iscrizione e che sta seguendo il tutoraggio dei suoi consumi con i tecnici di Comunità Solare. Ma soprattutto si è riservato le quote energia degli impianti ad energia rinnovabile a disposizione degli associati.

Cosa significa? In questi comuni, i Soci si riservano quote di produzione di energia da rinnovabili (1.200 kWh/anno), passando al fornitore di energia scelto dalla propria Comunità Solare per ricevere lo sconto dalla piattaforma disponibile in quel momento. Inoltre, attraverso delle convenzioni con il fornitore si riceve lo sconto di 50€ in bolletta per ogni quota energia riservata.

In questo modo, una famiglia si riserverà in media 2 quote energia per 20 anni, ciascuna da 400€, e riceverà quindi un premio annuale di 100€ fino al sopraggiungere dei 20 anni.

Un progetto innovativo che rafforza il valore del senso della partecipazione alla vita pubblica, dando l’opportunità a singoli cittadini e ad associazioni di contribuire a determinare le scelte strategiche, in modo attivo, per cambiare il futuro energetico del proprio territorio” spiega ComunitàSolare.

Gli ultimi due comuni ad aderire all’iniziativa sono stati San Lazzaro di Savena e Zola Predosa: “La sfida per una energia pulita è molto importante per noi e per le generazioni future. Spero vivamente che tantissimi cittadini zolesi aderiscano alla Comunità Solare di Zola Predosa e sono anche molto contento che il presidente della Comunità sia un nostro cittadino che fino ad un anno fa viveva in Spagna: avremo una Comunità Solare improntata ad un’ottica europeistaha detto Andrea Dal Sillaro, assessore alle Politiche Ambientali del comune di Zola Predosa.

comunitacover

Mettiamo insieme le energie per fare la differenza” è il motto della Comunità. E questa sembra essere proprio la strada giusta.

Per ulteriori informazioni e per aderire, clicca qui

Francesca Mancuso

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