Qualita’ della vita 2013: è Trento la città dove si vive meglio. Maglia nera a Napoli

Chi abita a Trento, Bolzano e Bologna può sentirsi decisamente orgoglioso della propria città. È questo, infatti, il podio 2013 della consueta classifica del Sole 24 Ore "Qualità della vita". Fanalino di coda, invece, sono Napoli e la sua provincia, che segnano un ulteriore peggioramento rispetto alla penultima piazza dell'anno prima.

Chi abita a Trento, Bolzano e Bologna può sentirsi decisamente orgoglioso della propria città. È questo, infatti, il podio 2013 della consueta classifica del Sole 24 Ore “Qualità della vita“. Fanalino di coda, invece, sono Napoli e la sua provincia, che segnano un ulteriore peggioramento rispetto alla penultima piazza dell’anno prima.

Se Trento, spiega il Sole 24 Ore, costruisce il suo primato soprattutto nell’area del business, dove supera tutte le altre 106 province italiane grazie alla presenza di start up innovative e all’elevata occupazione femminile (si piazza quinta anche per gli aspetti demografici e nona per il tempo libero), il territorio partenopeo registra i suoi peggiori risultati, sempre oltre la centesima piazza, sotto gli aspetti del tenore di vita, della popolazione e degli affari.

Una performance negativa che è accompagnata da quella di gran parte del tutto Sud, che va a occupare gli ultimi 20 gradini con le province di Sicilia, Puglia e Calabria. Si vive bene, invece, a Belluno, in quarta posizione, e a, Siena, in quinta posizione. Chiudono la top ten Ravenna, Firenze, Macerata, Aosta, Milano.

In relazione alle maggiori aree metropolitane, sale Milano (decimo posto), che risulta prima nella tappa riferita al benessere, seguita come l’anno scorso da Trieste. Anche Roma è in crescita (ventesima posizione), Firenze (settima) e scende Torino, in fondo fino al 52imo posto.

LE MACROAREE – Tra le vittorie di tappa, relative alle singole sei macroaree, è Trieste a dominare nell’area dei servizi grazie al più alto indice di dotazione infrastrutturale e ad una buona dotazione di asili nido e nella velocità della giustizia civile. All’estremo opposto c’è Crotone. Piacenza, invece, vince per gli indicatori demografici, nella top ten con le colleghe emiliane Parma e Bologna. Ultimo finisce il Medio Campidano.

A Oristano, poi, c’è il più basso tasso di microcriminalità in assoluto e ad una bassa incidenza di denunce di furti in casa, estorsioni e truffe (le peggiori sono Pescara e Torino). Il miglior tempo libero? Si trascorre a Siena, grazie ai suoi volontari, alle librerie e al cinema. La città culturalmente più morta, infine, è Isernia.

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Roberta Ragni

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