Green Hill: la Cassazione conferma il sequestro dei cani che diventa preventivo

I beagle di Green Hill sono sotto sequestro preventivo. La Corte di Cassazione ha accolto la richiesta della Procura della Repubblica di Brescia a maggiore tutela degli oltre 2600 cani di Montichiari (Brescia) destinati alla sperimentazione animale e salvati la scorsa estate. Si tratta di una nuova importante tappa giudiziaria, soprattutto in vista di un rinvio a giudizio dei responsabili e dell’inizio del processo.

I beagle di Green Hill sono sotto sequestro preventivo. La Corte di Cassazione ha accolto la richiesta della Procura della Repubblica di Brescia a maggiore tutela degli oltre 2600 cani di Montichiari (Brescia) destinati alla sperimentazione animale e salvati la scorsa estate. Si tratta di una nuova importante tappa giudiziaria, soprattutto in vista di un rinvio a giudizio dei responsabili e dell’inizio del processo.

La pronuncia della Corte di Cassazione è una nuova positiva tappa della vicenda giudiziaria, dopo la recente sconfitta di Green Hill davanti al Gip del Tribunale di Brescia. La Suprema Corte ha confermato la validità del sequestro dei beagle che, con questa decisione, diviene preventivo rendendolo così più forte. I nostri legali sono impegnati per intervenire nel processo che a breve si aprirà per punire i responsabili di maltrattamenti, anche aggravati dalla morte, e di uccisione di animali e far chiudere definitivamente l’allevamento bresciano“, commentano Legambiente e Lav.

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Ad attendere con ansia questa decisione, fin dalla prima mattina di ieri un folto gruppo di attivisti che si è dato appuntamento davanti alla sede della Corte di Cassazione per manifestare in modo pacifico e in compagnia di tanti pelosi salvati da quella drammatica realtà e che ora vivono serenamente con le loro nuove famiglie.

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Anche l’Enpa esulta, sperando che le prossime tappe giudiziarie portino alla chiusura definitiva della struttura lager: “il via libera della Corte di Cassazione al sequestro preventivo dei 2.600 cani di Green Hill, già sotto sequestro probatorio, rappresenta – dice l’associazione animalista in una nota- un’altra grande vittoria per i beagle di Montichiari. Con questo pronunciamento la “Suprema Corte”, che sembrerebbe ritenere sussistente il fumus di reato, avrebbe ritenuto fondata la tesi dell’accusa e delle associazioni animaliste, secondo cui nell’allevamento di Green Hill potrebbero essere stati compiuti i reati di maltrattamento e di uccisione di animali.

Roberta Ragni

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