“Ciao a tutti, sono qui”. Se avesse avuto il dono della parola avrebbe esclamato certamente così il piccolo di panda gigante di appena 5 settimane immortalato nella sua incubatrice mentre sembra davvero che stia salutando con la zampina. Autore dello scatto che sta facendo impazzire il web Katherine Feng, un veterinario del Colorado, Stati Uniti, che ha trascorso 4 anni nel China Conservation and Research Center for the Giant Panda, un centro per panda giganti nella Wolong Nature Reserve
“Ciao a tutti, sono qui“. Se avesse avuto il dono della parola avrebbe esclamato certamente così il piccolo di panda gigante di appena 5 settimane immortalato nella sua incubatrice mentre sembra davvero salutare con la zampina.
Autore dello scatto che sta facendo impazzire il web Katherine Feng, un veterinario del Colorado, Stati Uniti, che ha trascorso 4 anni nel China Conservation and Research Center for the Giant Panda, un centro per panda giganti nella Wolong Nature Reserve in Sichuan, China. Il suo obiettivo era quello di documentare la vita dei cuccioli di panda all’interno del centro.
Altre immagini emozionanti mostrano un esserino appena nato che in una incubatrice attende di essere alimentato con una formula nutriente di latte naturale. Ad appena sei giorni di vita il cucciolo è ancora rosa, con spinosi capelli bianchi, e sembra più un topo che un panda. La colorazione scura appare attorno agli occhi e alle orecchie solo tra i 5 e i 7 giorni.
“Se un cucciolo appena nato viene ignorato o respinto dalla madre, viene curato fino a quando non torna in grado di prendersene cura. Ho fotografato panda giganti di tutte le età e documentato il lavoro e gli sforzi del personale per salvarli dall’estinzione“, racconta Feng al DailyMail.
“Personalmente – aggiunge il veterinario, il primo a cui è stato concesso un accesso al centro per così tanto tempo- penso che i cuccioli inizino a diventare davvero carini a circa quattro settimane, quando iniziano ad assomigliare di più a un panda. A quell’età hanno già le macchie di colore bianco e nero. La tentazione di considerarli come animali da compagnia e giocare con i cuccioli è stata sempre molto forte, ma dal momento che il permesso per accedere mi è stato concesso solo come fotografo di un documentario, non sarebbe stato opportuno per me per gestire i cuccioli“, conclude scherzando Feng.
Ora le sue toccanti foto aiuteranno a sensibilizzare sulla tragica situazione di questa specie, scelta come simbolo del WWF fin dalla sua fondazione. Le maggiori minacce per i panda vengono dalla distruzione dell’habitat e dal bracconaggio per esportarne la pelle.
L’esame di immagini riprese da satelliti ha evidenziato che l’habitat adatto al panda gigante è diminuito del 50% durante gli ultimi 15 anni. Secondo le stime del WWF, a oggi ci sono soli 1.600 panda selvatici. Per questo decine di riserve, come quella di Wolong, sono state create in Cina. Ma la riproduzione e l’allevamento in cattività sono risultati molto difficili.
Roberta Ragni