Giornata mondiale del rinoceronte: la sua vita non vale un corno?

Oggi 22 settembre è la giornata mondiale del rinocerente. Per celebrare questo splendido animale, purtroppo a rischio, il Wwf e Traffic hanno chiesto al Vietnam di aumentare i propri sforzi contro il commercio illegale di corno di rinoceronte che sta decimando le popolazioni sia in Africa che in Asia

Oggi 22 settembre è la giornata mondiale del rinocerente. Per celebrare questo splendido animale, purtroppo a rischio, il Wwf e Traffic hanno chiesto al Vietnam di aumentare i propri sforzi contro il commercio illegale di corno di rinoceronte che sta decimando le popolazioni sia in Africa che in Asia.

Proprio nei giorni scorsi, il rinoceronte di Giava e quello di Sumatra sono stati inclusi nella lista rossa delle 100 specie più a rischio estinzione dell’IUCN. Ad agosto, Wwf e Traffic (la rete per il monitoraggio del commercio illegale di natura nata da IUCN e WWF) hanno dato vita ad una grande campagna globale chiedendo aiuto ai governi di tutto il mondo per combattere il traffico illegale e ridurre la domanda di corni di rinoceronte, di avorio dagli elefanti e parti di tigre, invitando i cittadini di tutto il mondo a far sentire la propria voce, in Italia su facebook e twitter al grido di #stopbracconaggio o aderendo alla campagna “La sua vita non vale un corno”.

WWF sua vita non vale un corno

E domani sarà l’occasione per celebrare questi animali, la cui bellezza è indiscussa. Purtoppo, neanche un anno fa, l’ultima popolazione di rinoceronti di Giava che viveva in Vietnam si è estinta. Solo quest’anno, sono 381 i rinoceronti africani uccisi per soddisfare la domanda dei mercati asiatici, ed in particolare del Vietnam. Secondo un recente rapporto TRAFFIC, il bracconaggio al rinoceronte dal 2007 al 2011 ha fatto segnare dati inquietanti, passando da 13 rinoceronti uccisi nel 2007 ai 448 del 2011. Quasi 2 rinoceronti muoiono ogni giorno dall’inizio del 2012.

Ma c’è una buona notizia. Oggi, per la prima volta, 50 leader religiosi africani di diverse fedi e Paesi hanno deciso di riunirsi e di contrastare chi vuol far loro del male. Così grazie alla partnership tra WWF e ARC (l’Alleanza Religioni e Conservazione), leader cristiani, musulmani, hindù, ebraici, buddisti e di altre fedi tradizionali africane si sono impegnati a salvaguardare i rinoceronti e valorizzare il ruolo che la religione può avere per dire basta a questo eccidio, attraverso il coinvolgimento delle comunità locali.

I corni di rinoceronte non possono essere usati per essere esposti appesi ai muri, nelle vetrine o in farmacie mal gestite. I corni appartengono solo ai rinoceronti, quelli in salute che vivono liberi nel proprio habitat” ha detto Massimiliano Rocco del WWF Italia.

La giornata mondiale del rinoceronte è una grande opportunità per sfatare i miti legati alle proprietà del loro corno. Chiediamo con forza al Vietnam e al Sudafrica che formalizzino un impegno comune ai più alti livelli politici per fermare il commercio di corno di rinoceronte. Le parole non basteranno a porre fine alla strage di rinoceronti. Entrambi i Paesi devono fare molto di più, trasformando le promesse in fatti e azioni concrete. E la comunità mondiale, supportata dai cittadini di tutti i Paesi a tutti i livelli della società, deve far sentire a gran voce questa richiesta” ribadisce Rocco.

Perché il bracconaggio va fermato. #stopbracconaggio

Francesca Mancuso

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