Olio di palma: la desolante verità dietro questa foto di mamma orango con il suo piccolo

Gli oranghi sono sempre più in pericolo a causa degli incendi in Indonesia. Le multinazionali dell’olio di palma continuano a distruggere le foreste. Quando le parole non bastano per descrivere questa gravissima situazione, ecco delle immagini commoventi che ci mostrano il salvataggio di mamma orango e del suo piccolo dalle fiamme.

Gli oranghi sono sempre più in pericolo a causa degli incendi in Indonesia. Le multinazionali dell’olio di palma continuano a distruggere le foreste. Quando le parole non bastano per descrivere questa gravissima situazione, ecco delle immagini commoventi che ci mostrano il salvataggio di mamma orango e del suo piccolo dalle fiamme.

I volontari di International Animal Rescue sono attivi nelle foreste del Borneo per salvare gli animali dagli incendi che devastano questi territori. Il gruppo di volontari di recente ha salvato da una situazione disperata degli oranghi che rischiavano di essere vittime sia delle fiamme che della crudeltà dell’uomo.

Il gruppo di volontari è intervenuto appena in tempo per mettere fine ad una situazione che sembrava ormai disperata. La fotografia della scena mostra lo sguardo di mamma orango nel momento in cui l’angoscia si trasforma in una speranza di salvezza per lei e per il suo piccolo.

Entrambi sono stati prima soccorsi e poi trasportati in una zona sicura e protetta della foresta pluviale, dove sono monitorati da un gruppo di esperti che hanno il compito di assicurarsi che si stiano riprendendo per il meglio da questa triste esperienza.

La loro storia diventa così il simbolo di come le mire di ricchezza dell’uomo stiano minacciando giorno dopo giorno la vita di animali già a rischio di estinzione. Mamma orango e il suo piccolo sono tra i fortunati che hanno avuto salva la vita grazie all’impegno dei volontari attivi in Indonesia, ma la situazione degli incendi continua ad essere molto grave, con foreste che vengono continuamente divorate dalle fiamme per fare spazio soprattutto alla coltivazione di palme da olio.

mamma orango 1

mamma orango

Dopo i roghi nelle foreste, arrivano le nuove pinatagioni di palme da olio, come documentano le nuove fotografie scattate da Greenpeace.

Greenpeace diffonde nuove foto che mostrano il recente impianto di piantagioni di palma da olio al posto delle foreste distrutte dagli incendi che divampano da settimane nella regione di Kalimantan.

Ora Greenpeace chiede al Governo indonesiano di impedire che si possa trarre profitto dalla distruzione delle foreste e dalla conseguente emergenza ambientale e sanitaria provocata dagli incendi, dal fumo e dalle ceneri che soffocano la regione.

Secondo quanto comunicato da Greenpeace, un portavoce dell’Associazione Indonesiana di Produttori di Olio di Palma ha dichiarato che l’industria dell’olio di palma è vittima di una campagna diffamatoria, e ha suggerito che gli incendi siano stati orchestrati per danneggiare l’immagine dell’industria dell’olio di palma in Indonesia.

Tuttavia, quando Greenpeace aveva visitato la zona interessata dagli incendi, lo scorso 27 ottobre, la popolazione locale aveva dichiarato agli investigatori che l’area era stata bruciata due volte: una pratica illegale ma molto comune per preparare il suolo per la palma da olio.

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“La polizia sta ancora indagando su quanto successo in quest’area per determinare se ha avuto luogo un reato. Eppure qualcuno sta già sfruttando la devastazione causata dagli incendi per piantare palma da olio. A chi appartiene davvero questa terra? Gli incendi sono stati appiccati dolosamente? Non lo sapremo finché il governo non pubblicherà le mappe delle concessioni e prenderà seri provvedimenti nei confronti di chi vorrebbe lucrare su questa emergenza ambientale e sanitaria” – ha spiegato Greenpeace.

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Siamo ormai di fronte alla più grave crisi ambientale del mondo dove non esiste più il minimo rispetto per gli animali, per l’ambiente e per foreste originarie che non potranno mai più rigenerarsi. Per fortuna però nel bel mezzo della devastazione esistono persone che continuano ad impegnarsi e che credono che non sia ancora persa l’ultima speranza.

Fonte foto: International Animal Rescue

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