Fare ricerca senza usare gli animali si può: 2 borse di studio dalla Lav

Fare ricerca e sperimentazione senza per forza usare gli animali non è affatto un'utopia. La Lav ci crede e finanzia due borse di studio per lo sviluppo di protocolli sperimentali in grado di sostituire nella ricerca gli animali

Fare ricerca e sperimentazione senza per forza usare gli animali non è affatto un’utopia. La Lav ci crede e finanzia due borse di studio per lo sviluppo di protocolli sperimentali in grado di eliminare gli animali dalla ricerca.

L’Associazione oggi ha devoluto 20.000 euro a favore dell’Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro di Genova. Cifra che servirà a creare le due borse di studio per avviare la linea di ricerca cellulare HUVEC (Human Umbilical Vein Endothelial Cells – Cellule Endoteliali della vena ombelicale umana).

Le cellule, isolate dal cordone ombelicale di donne che lo abbiano volontariamente messo a disposizione della ricerca, saranno utilizzate solo per pochissimi “passaggi”, rendendo quindi costantemente necessario produrne di nuove. Qui interviene la LAV, che permetterà alla Banca cellule di attivare questo progetto e produrre, una linea HUVEC. Il finanziamento è stato possibile grazie ai contributo dei cittadini che hanno scelto di devolvere alla LAV il 5×1000.

Queste due borse di studio sono l’ennesima dimostrazione che non solo è possibile, ma è doveroso fare una ricerca senza vivisezione. Il ricorso a questo tipo di sperimentazioni presso un centro che lavora nell’ambito della ricerca sul cancro è fondamentale per mettere a disposizione della comunità scientifica campioni di tessuto tumorale, frammenti di tessuto vascolare, campioni di tessuto nervoso centrale e periferico, sangue e suoi derivati e cellule staminali. Tale accordo è la prova più concreta della reale applicazione dei metodi sperimentali che non fanno uso di animali, in risposta a chi ci attacca negando l’esistenza della ricerca senza animali che invece è una realtà all’avanguardia, scientificamente affidabile e indubbiamente utileha detto la biologa Michela Kuan, responsabile LAV settore Vivisezione.

Le colture cellulari potranno essere usate in numerose ricerche oppure potranno essere utilizzate per analizzare un particolare comportamento biologico o per eseguire test diagnostici.

Ancora oggi, purtroppo, sono molti gli animali allevati e soppressi proprio per fornire organi e tessuti su cui sperimentare.

Usare le colture umane salverebbe loro la vita.

Francesca Mancuso

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