Strage di mucche libere a Palau. Orrore in Sardegna (VIDEO)

2 vitelli probabilmente sgozzati, abbandonati agonizzanti in aperta campagna, riversi in terra senza alcuna assistenza. E' accaduto sull'isola di Coluccia, dove il sindaco ha emanato un'ordinanza per l'abbattimento di una mandria libera considerata pericolosa per la pubblica incoluminità

Non c’è pace per gli animali liberi in questo Paese. Dopo la reclusione dei cavalli dell’Avedo, ecco la notizia di 2 vitelli probabilmente sgozzati, abbandonati agonizzanti in aperta campagna, riversi in terra senza alcuna assistenza. È accaduto in Gallura, sull’isola di Coluccia, dove il sindaco ha emanato un’ordinanza per l’abbattimento di una mandria libera considerata pericolosa per la pubblica incoluminità.

Tutto è iniziato quando il padrone della mandria dell’isola di Coluccia scomparve nel 1996. Da allora pacifiche mucche pascolano allo stato brado. Negli ultimi tempi, spiega Olbianuova, alcuni capi hanno attraversato il guado che separa l’isolotto dall’Isola dei Gabbiani in cerca di cibo. Così il sindaco ne ha decretato la pericolosità e solo qualche giorni fa ha emanato l’ordinanza per il loro abbattimento.

Così qualcuno ha pensato di mettere fine alla vita dei due vitelli in modo più che macabro. L’accaduto è stato ripreso nel video girato da un turista tedesco. Subito la Lav è intervenuta per denunciare questa orribile strage.

“Si tratta di uccisione di animali, in violazione del Regolamento comunitario 1099 del 2009, e degli articoli 544 bis del Codice penale (uccisione) e 544 ter (maltrattamento con aggravante della morte) che prevedono fino a due anni di reclusione tuona la Lav. “Denunciamo alla Procura della Repubblica di Tempio Pausania l’efferata uccisione di vitelli e bovini adulti effettuata ieri a seguito dell’Ordinanza del Sindaco di Palau Francesco Pala“, scrive l’associazione.

Gli abbattimenti infatti non sarebbero stati realizzati, come ordinato, alla presenza del personale ASL e della forza pubblica, lasciandoli invece colpevolmente in mano a undici individuati “selecontrollori abilitati al tiro con la carabina a canna rigata” identificati dal Parco dell’Arcipelago della Maddalena – autorizzati alla caccia agli animali selvatici ma non agli domestici.

Peraltro con un’azione esercitata fuori dai confini dello stesso Parco con uso di coltelli – come si vede nel video diffuso – facendo pensare ad un voluto dissanguamento, necessario per il successivo consumo delle carni degli animali uccisi.

“Chiediamo al Prefetto di Sassari, Salvatore Mulas, di revocare immediatamente l’Ordinanza del Sindaco di Palau così come l’analoga del Sindaco di Santa Teresa di Gallura, di rendere obbligatoria l’identificazione dello screening sanitario dei bovini uccisi e di quelli vaganti ancora in vita, per porre fine a questa strage che ha mandanti e autori materiali“, conclude l’associazione.

Era davvero necessario intervenire su questi animali domestici allo stato brado?

Roberta Ragni

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