Mondiali Brasile: cane ritrova il proprietario dopo aver camminato 800 chilometri

La vera storia di Jefferson/Negro, il cane che ha percorso 372 miglia per i Mondiali

I mondiali in Brasile non ci regalano solo storie di soprusi e povertà. David Bewick, Ben Olssen, Adam Burns, e Pete Johnston sono quattro tifosi di calcio inglesi che hanno progettato di camminare a piedi da Mendoza, Argentina, fino a Porto Alegre, in Brasile, per la Coppa del Mondo.

Il progetto da 2mila Km si chiama Walk to the World Cup. Ma la vera notizia è che il team si è arricchito di un nuovo componente strada facendo… Si tratta di un cane nero della razza più bella del mondo, la meticcia, che ha iniziato a seguire gli escursionisti dopo i primi 1.200 chilometri del viaggio.

I ragazzi lo hanno chiamato Jefferson, convinti, al tempo setsso, che prima o poi li avrebbe lasciati per tornare indietro a casa. Lui, invece, non lo ha fatto. E ha iniziato a camminare con loro, giorno dopo giorno. Alla fine gli hanno dato una maglia ed è diventato ufficialmente il quinto membro della squadra.

Da questo momento in poi, però, la storia prende una piega diversa. A chilometri e chilometri di distanza, infatti, un uomo di nome Ignacio Etchetchury è preoccupato da giorni per la scomparsa del suo fidato cane Negro, che in spagnolo significa nero.

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Tutto si rasserena quando uno dei suoi amici legge un articolo proprio su Walk to the World Cup e riconoce il peloso disperso. Così manda ai ragazzi inglesi un messaggio su Facebook, per avvisarli che Jefferson in realtà non è un randagio. I tifosi inglesi, contenti per il loro amico, decidono di tenerlo con loro fino a quando il suo proprietario non sarà arrivato in Brasile in pullman per riportarlo a casa. Questa è la vera storia di Jefferson/Negro, il cane che ha percorso 372 miglia per i Mondiali.

Roberta Ragni

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