Cani XL accompagnati solo da padroni robusti. Multe ai trasgressori in comune bresciano

Per un cane grande occorre un padrone grande? Si tratta di un suggerimento apparentemente bizzarro che potrebbe però entrare presto ad essere parte del regolamento di Rota Imagna, un piccolo Comune in provincia di Bergamo. L’ordinanza comunale dovrebbe scattare a partire dal prossimo giugno. Che cosa accadrà a cani e padroni?

Per un cane grande occorre un padrone grande? Si tratta di un suggerimento apparentemente bizzarro che potrebbe però entrare presto ad essere parte del regolamento di Rota Imagna, un piccolo Comune in provincia di Bergamo. L’ordinanza comunale dovrebbe scattare a partire dal prossimo giugno. Che cosa accadrà a cani e padroni?

Sarà vietata la circolazione di cani di grossa taglia che non si troveranno accompagnati da parte di un padrone dalla corporatura e dal peso ritenuti adeguati da parte di chi si è occupato di formulare una simile norma. Non mancheranno le multe. I trasgressori dovranno pagare delle sanzioni che potranno raggiungere la somma di 150 euro.

L’ordinanza è nata al fine di “disciplinare e regolamentare il rapporto tra la popolazione umana e le specie canine domestiche”. Ai cani sarà vietata la libera circolazione se non saranno accompagnati da padroni dalla corporatura e dal peso proporzionato alla mole dell’animale, così come recita la norma. Le sanzioni previste potranno essere comprese tra le cifre di 25 e 150 euro.

La norma non ha mancato di suscitare clamore ed è stata definita come discriminatoria. Non si tratterebbe però del primo caso del genere. Secondo quanto riportato da parte di Repubblica, infatti, il sindaco di Rota Imagna, Maria Teresa Sibella, non avrebbe fatto altro che adeguarsi ai regolamenti già esistenti in altre località della bergamasca. Secondo quanto dichiarato da parte del sindaco, il padrone deve sempre essere in grado di intervenire in caso di emergenza e di controllare il proprio animale, soprattutto quando ci si trova in luoghi pubblici frequentati da altre persone. A suo parere, guinzaglio e museruola non possono bastare, soprattutto se un cane di grossa taglia viene affidato ad un bambino.

La decisione di introduzione della nuova ordinanza sarebbe nata a seguito di un incidente privo di gravi conseguenze avvenuto lo scorso anno nella località, quando una bambina venne aggredita in uno spazio verde pubblico del comune da un cane lasciato senza guinzaglio dal padrone. In questo caso il padrone avrebbe probabilmente dovuto porre maggiore attenzione nei confronti del proprio animale domestico, trovandosi in un’area pubblica frequentata da bambini, ma, supponendo che il fatto sia avvenuto in un momento di distrazione o per disattenzione, la corporatura del padrone avrebbe potuto influire sull’andamento degli eventi?

L’ordinanza pronta ad entrare in vigore a Rota Imagna a partire dal prossimo 1° giungo è stata definita “lombrosiana” ed “assurda” da parte dell’Enpa, l’Ente Nazionale Protezione Animali, che ha commentato come segue la notizia: “Stabilire che un cane di taglia grande possa essere portato a spasso soltanto da un conduttore XXL è un’assurdità bella e buona. Sarebbe interessante capire quali criteri oggettivi vengono chiamati in causa per stabilire la proporzionalità tra la corporatura del conduttore e quella dell’animale”.

L’Enpa tiene a sottolineare come il comportamento di un animale non possa dipendere dalla sua taglia o dalla razza di appartenenza: “Il comma in questione evidenzia da parte di chi deve applicare la legge una preoccupante ignoranza in materia di animali d’affezione. Le autorità di Rota Imagna dovrebbero infatti sapere che il comportamento dei cani non ha nulla a che vedere né con la razza né con la taglia, ma dipende esclusivamente dal modo in cui vengono educati, che si tratti di un alano, di un bassotto o di un cocker”.

Per tale motivo l’Enpa richiede al Comune bergamasco di tornare sui suoi passi e di depennare il comma dall’ordinanza, che contiene inoltre previsioni importanti e positive per chi ama gli animali, come il divieto di tenere cani alla catena e l’obbligo di raccolta delle deiezioni. Se ciò non dovesse accadere, l’Enpa si dichiara pronta a prendere tutte le iniziative necessarie per ottenere l’eliminazione dell’insensata norma “lombrosiana”.

Marta Albè

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