Referendum 12-13 giugno 2011: sul quesito nucleare si decide a fine maggio

Referendum sul nucleare sì, referendum sul nucleare no: manca poco più di un mese alla data fissata per la consultazione cittadina sul ritorno dell’Italia all’atomo, peccato però che dopo il dietrofront del Governo sulla politica nucleare ancora non si sappia se alle urne ci sarà anche la scheda relativa al quesito sulle centrali atomiche.

Referendum sul nucleare sì, referendum sul nucleare no: manca poco più di un mese alla data fissata per la consultazione cittadina sul ritorno dell’Italia all’atomo, peccato però che dopo il ancora non si sappia se alle urne ci sarà anche la scheda relativa al quesito sulle centrali atomiche.

Dopo le dichiarazioni di Berlusconi e le relative polemiche di questi giorni, che hanno visto tra i protagonisti anche gli attivisti di Greenpaece, che hanno organizzato un blitz e lanciato una petizione per lasciare ai cittadini il diritto di scegliere sull’energia nucleare alla fine deciderà la Cassazione.

A fine mese infatti, dopo il voto della Camera sull’emendamento “congela- atomo”, la decisione finale che stabilirà se la nuova legge ha veramente reso superflua la consultazione popolare sarà presa dalla Corte Suprema, evento unico nella storia referendaria del nostro Paese.
Ma secondo gli esperti, la decisione della Cassazione potrebbe avere delle conseguenze anche sugli altri referendum, programmati sempre per il 12 e 13 giugno, che riguardano l’acqua pubblica e il “legittimo impedimento”, senza considerare le polemiche che il premier italiano fomenterà contro la magistratura, già bersaglio prediletto del governo.

Secondo quanto ha riferito l’esecutivo, attraverso il ministro dello Sviluppo, Paolo Romani, “con l’emendamento vengono abrogate esattamente le norme che sono oggetto del quesito referendario”.

In pratica, il governo italiano – dopo la paura generale scaturita dal terribile incidente del Giappone e il conseguente no degli italiani al ritorno all’atomo – aveva deciso di non rischiare, rimandando a dopo l’estate ogni decisione, in attesa di una ulteriore verifica europea sulla sicurezza nucleare.

Tuttavia, il decreto 4307 – che scade proprio a fine mese – deve essere votato anche dalla Camera, per essere poi valutato dalla Corte di Cassazione, che stabilirà se si andrà o meno al voto.
Restiamo quindi in attesa…

Verdiana Amorosi

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