Nasce il Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente: più controlli e meno inquinamento

Nella giornata di ieri, mercoledì 15 giugno, la Camera ha dato il via libera alla legge che istituisce il Sistema Nazionale per la Protezione dell'Ambiente (SNPA). Gli addetti ai lavori saranno 10 mila e dovranno affrontare numerose sfide ambientali che coinvolgono il nostro Paese.

Nella giornata di ieri, mercoledì 15 giugno, la Camera ha dato il via libera alla legge che istituisce il Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA). Gli addetti ai lavori saranno 10 mila e dovranno affrontare numerose sfide ambientali che coinvolgono il nostro Paese.

La legge è stata approvata con 354 voti a favore, nessuno contrario e 15 astenuti. La speranza è che con la nascita del nuovo Sistema sia garantita una maggiore attenzione all’ambiente e rapidità di intervento nei casi di emergenza.

Il Sistema nasce soprattutto per migliorare le attività di controllo pubblico della qualità dell’ambiente, per supportare le politiche di sostenibilità ambientale e per garantire la correttezza dell’informazione e della valutazione delle questioni ambientali.

Per quanto riguarda le analisi e le valutazioni ambientali, con la nuova legge nasce la rete nazionale dei laboratori accreditati. Migliorerà la comunicazione dei dati e delle informazioni ambientali rivolta ai cittadini, alle istituzioni e a tutti gli operatori economici.

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In sintesi, come riportato dalla Camera, i compiti attribuiti al Sistema sono i seguenti:

1) Il monitoraggio dello stato dell’ambiente e della sua evoluzione.

2) Il controllo delle fonti e dei fattori di inquinamento.

3) Attività di ricerca, di trasmissione ai diversi livelli istituzionali e di diffusione al pubblico dell’informazione ambientale.

4) Supporto tecnico-scientifico per l’esercizio di funzioni amministrative in materia ambientale.

5) Attività istruttoria per il rilascio di autorizzazioni e per l’irrogazione di sanzioni, nel rispetto delle competenze degli altri enti previste dalla normativa vigente.

6) Attività di supporto nell’individuazione, descrizione e quantificazione del danno ambientale (art. 3).

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“L’Ispra e le agenzie regionali e delle province autonome di Trento e Bolzano per la protezione dell’ambiente saranno i cardini del Sistema Nazionale. La legge ora approvata dalla Camera rafforza gli strumenti giuridici per contrastare e perseguire le illegalità in campo ambientale. Il Sistema garantirà le attività ispettive, di vigilanza e di controllo e la condivisione di dati e informazioni attraverso attività di reporting. Per il senatore del Pd Massimo Caleo, vicepresidente della Commissione Ambiente: “Con l’approvazione della legge che riforma le agenzie ambientali e istituisce il Sistema nazionale a rete per la protezione dell’ambiente, attribuendo anche più competenze all’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), sarà più semplice dare piena attuazione alla legge sugli ecoreati, con maggiori controlli e più efficienti. Prosegue la fondamentale attività di riforma del governo e del Parlamento, che in questa legislatura sta riguardando anche l’ambiente e si delinea un sistema avanzato per la salvaguardia degli ecosistemi”. “Questa legge d’iniziativa parlamentare – prosegue Caleo – ha visto il lavoro sinergico di Camera e Senato. Oggi si raggiunge un traguardo importante, anche perché la legge istituisce i Livelli essenziali per le prestazioni tecniche ambientali (LEPTA) con standard di qualità e anti-inquinamento che dovranno valere su tutto il territorio nazionale”.

“Il nuovo testo – spiega il ministro dell’Ambiente Galletti – rende finalmente uniformi sul territorio e omogenee sotto il profilo tecnico le attività di controllo sull’ambiente. Attraverso un Sistema nazionale a rete in cui un ruolo strategico è attribuito a Ispra, e con i cosiddetti Lepta, ovvero i livelli essenziali delle prestazioni ambientali cui dovranno adeguarsi le agenzie, si attua un vero e proprio ripensamento dell’attuale sistema, scandito da una diversità di approcci da Regione a Regione e da una grande frammentarietà che indebolisce di fatto la protezione dell’ambiente”.

“Con il via libera definitivo arrivato questa mattina da Montecitorio, l’Italia, dopo la legge sugli ecoreati e il collegato ambientale, ora può contare finalmente sulla terza importante norma di iniziativa parlamentare a favore dell’ambiente. Il terzo anello di una serie di riforme ambientali indispensabili per avviare una riconversione ecologica della Penisola. Ora si avranno controlli ambientali più omogenei, trasparenti ed efficaci su tutto il territorio nazionale e si potrà contrastare in maniera efficace l’inquinamento rafforzando allo stesso tempo l’applicazione della legge sugli ecoreati. Solo rafforzando il sistema dei controlli ambientali, si potrà ristabilire veramente quel clima di fiducia nei cittadini verso le istituzioni preposte ai controlli e facilitare la riconversione ecologica del sistema produttivo del Paese. Siamo convinti, però, che occorra garantire più risorse economiche al sistema, certe e costanti nel tempo, da investire nel personale, negli strumenti di analisi e nelle attività di monitoraggio e di informazione”, conclude Stefano Ciafani, direttore generale di Legambiente.

Consulta qui il provvedimento completo della Camera.

Marta Albè

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